Con il 2022 alle porte è tempo di vedere quali saranno i trend più importanti del mondo tecnologico con l’aiuto di un approfondimento pubblicato qualche tempo fa dalla nota rivista Forbes. Con il prosieguo, purtroppo, della situazione pandemica si potrà continuare ad assistere ad una digitalizzazione massiccia delle società e delle aziende. Con essa, aumenterà sicuramente anche il volume di dati e traffico, quindi della necessità di potenza computazionale dei tanti data center sparsi per il mondo.
Vediamo quindi una breve rassegna dei cinque trend che possiamo aspettarci.
Come prima cosa assisteremo ad un incremento dell’utilizzo di soluzioni ad Intelligenza Artificiale. Negli ultimi anni sempre più elementi della nostra vita hanno aumentato l’utilizzo di algoritmi che mirano a semplificare quest’ultima. Esistono quindi sistemi di riconoscimento facciale da applicare nelle nostre automobili per rilevare il grado di stanchezza dal volto del conducente. Come strumenti più convenzionali che utilizzano la IA possiamo certamente elencare i dispositivi IoT (Internet of Things), che permettono ad esempio la gestione dei dispositivi delle case tramite comandi vocali.
Un trend che emergerà con sempre maggior forza è quello della democratizzazione dei processi digitali, che consente ad utenti con meno dimestichezza di gestire la digitalizzazione delle proprie aziende. Le competenze informatiche non sono alla portata di tutti, quindi si andrà sempre di più verso soluzioni ibride che permettano alle compagnie di gestire i propri servizi senza più utilizzare server on-premise. Avere all’interno della propria struttura una serie di device obbliga anche ad assumere sistemisti ed altri esperti, ma affidandosi a Service Provider sarà possibile possederne delegando a quest’ultimi tutta la parte di gestione. Per sopperire a questa necessità di expertise, molte aziende IT stanno lanciando soluzioni di programmazione che generano codice a partire da impulsi vocali.
Dopo il cambio di nome dell’azienda Facebook (qui la nostra anticipazione) il metaverso ha iniziato ad imperversare nel linguaggio comune. Questa sarà una delle tendenze del 2022, ovvero l’allargamento di ciò che è successo a causa della pandemia, quando i luoghi di lavoro sono diventati virtuali. Il “campo di gioco virtuale” si allargherà quindi verosimilmente anche ad altri ambiti come la socializzazione ed il gaming online. Non solo, molte aziende stanno già sperimentando nuovi strumenti fisici per aumentare l’esperienza virtuale come ad esempio cuffie che possono trasmettere anche odori e sensazioni tattili. Il tutto rimanendo seduti alla propria scrivania. Dopo due anni di lockdown e limitazioni, forse questa non è una prospettiva molto rosea.
Ovviamente, tutte queste innovazioni nell’Intelligenza Artificiale e nelle realtà aumentate dovrà andare di pari passo con importanti accorgimenti legali sulla privacy. Per questo motivo, una delle iniziative da aspettarsi sarà la prosecuzione e la messa in atto dell’Artificial Intelligence Act già proposto dalla UE. Queste norme saranno necessarie a garantire il sano bilanciamento tra utilità e pericolosità per i cittadini. Nel 2022 potremo assistere quindi ad un serrato dibattito sulla materia.
Ricollegandoci a ciò che abbiamo scritto all’inizio dell’articolo, tutte queste novità andranno di pari passo con la necessità di soluzioni sostenibili. Il vero fulcro della rivoluzione in atto è quello di prevedere un abbassamento delle emissioni. Durante la pandemia, mediante l’abbassamento di mobilità, è stato fatto un passo in avanti ed inoltre IEA (International Energy Agency) fa sapere che il 40% dell’energia emessa ed utilizzata nel 2020 proveniva da fonti rinnovabili. Il dato oltretutto è anche in crescita e questo fa ben sperare anche per il 2022. Un altro buon auspicio viene dall’abbassamento del costo di energie alternative e dalla sempre maggior utilizzabilità di fonti non convenzionali come i biocarburanti. Questo impatterà tantissimo anche sui Data Center, che dovranno negli anni ospitare sempre più dati ed applicativi cercando dal lato opposto di limitare il più possibile le emissioni. Anche per questa sfida il 2022 sarà un anno cruciale.
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