Fa notizia che Google riveli uno dei fattori che agisce sull’algoritmo di ranking ed è ancora più sorprendente venire a scoprire che questo fattore è proprio il protocollo di sicurezza HTTPS. Di fronte alle dichiarazioni di Mountain View in merito all’HTTPS e al rank, i SEO e i webmaster hanno iniziato a preoccuparsi, in quanto l’uso di un certificato SSL introduce una complessità, un rischio e un costo dei quali fino a ora non ci si doveva preoccupare.
Certo è che questi aspetti negativi appena citati vengono controbilanciati da un vantaggio nel rank e da una maggiore sicurezza del sito, indipendentemente dal tipo di cerficato SSL implementato, che sia per singolo dominio, di tipo wildcard per tutti i sottodomini o di tipo EV (Extended Validation), come quelli proposti da Hosting Solutions.
Un recente sondaggio fra gli utenti Moz ha dimostrato che solo il 17.24 percento degli intervistati ha già un sito Web HTTPS, quasi un 25 percento sta implementando il protocollo di sicurezza e oltre il 57 percento non ha panificato alcun intervento in merito.
Bisogna quindi chiedersi se implementare l’HTTPS ha dei reali vantaggi e, a fronte di questi, quali difficoltà introduce.
Vantaggi e svantaggi SEO (e non solo) dell’HTTPS
Oltre al vantaggio in termini di sicurezza privacy, in quanto i dati che viaggiano lungo la connessione sono crittografati e si bloccano anche gli attacchi di tipo Man-in-the-middle, l’implementazione dell’HTTPS influenza le informazioni sulla provenienza del traffico e il rank.
Per quanto riguarda la provenienza del traffico, in generale quando il traffico passa da un sito HTTPS a un sito HTTP, il riferimento della sorgente del traffico viene perso. Viceversa, quando il traffico passa da un sito HTTPS o HTTP a un sito HTTPS, la sorgente del traffico è sempre rintracciabile. Questo fattore diventerà sempre più importante man a mano che i siti decideranno di seguire la volontà di Google e convertirsi all’implementazione dei certificati SSL. Infatti, come dimostra una ricerca di BuiltWith, il numero di siti che utilizzano l’HTTPS è in crescita, anche se per ora il protocollo sicuro viene usato solo dal 1.9 percento dei siti inclusi nella classifica top 1 milione e dal 4.2 percento dei siti della top 10 mila.
Dal punto di vista del rank, la spinta confermata da Mountain View non sembra poi così eccessiva. Stando a quanto pubblicato da Metrics, l’utilizzo dell’HTTPS non sortirebbe alcun vantaggio rilevabile. I migliori SEO, infatti, sanno che al di là dell’implementazione del protocollo SSL, vi sono decide e decine di miglioramenti da apportare alle pagine di un sito che possono avere un impatto sul rank maggiore dell’HTTPS, come le attività di link building, l’analisi competitiva, l’ottimizzazione della velocità e via discorrendo.
A fronte di questi vantaggi (quasi irrisori) bisognerebbe affrontare gli eventuali errori post-implementazione HTTPS (avvisi indesiderati ai visitatori che si allontanano), problemi legati alla velocità di caricamento (che di per sé è già un fattore di ranking) soprattutto in ambito mobile, i costi annuali da sostenere per il mantenimento dei certificati SSL e le difficoltà derivanti dagli stessi strumenti Google come i Webmaster Tools e AdSense (non pienamente compatibili con l’HTTPS) e da altre webapps.
Se, nonostante tutto, decidi di passare il tuo sito all’HTTPS, non perdere il prossimo appuntamento, dove ti fornirò una check list di controlli per effettuare il passaggio senza compromettere i risultati attuali della tua ottimizzazione SEO.