Hosting news: GoDaddy compra MediaTemple

Hosting news: GoDaddy annuncia l’acquisizione di Media Temple, la società di hosting sui cui servizi si basano enterprise del calibro di Sony

Il settore del Web hosting, e dunque quello delle hosting news, è sempre in fermento. E il business che è alla base di questo mondo è in continua evoluzione. Alcune startup esordiscono con prodotti di incredibile interesse e diventano delle stelle del settore, mentre altre volte le grandi aziende assumono una posizione di predominio e in modo aggressivo fanno shopping sul mercato, acquisendo le soluzioni più interessanti dalle aziende più modeste.Hosting News: GoDaddy compra MediaTemple

Quest’ultimo è il caso di GoDaddy, che annuncia in modo ufficiale “l’annessione” di Media Temple, arrivando a sei acquisizioni nell’arco di quindici mesi.

Media Temple è un’azienda di servizi fondata nel 1998 e attualmente conta una base di oltre 125.000 clienti per un totale 1.5 milioni di siti web ospitati sui propri server. Nel settore delle hosting news, un punto di riferimento per il suo valore aziendale più che per il numero e la frequenza delle citazioni.

Ai suoi servizi si affidano anche grandi nomi dell’economia mondiale, come Starbucks o Sony, che proprio sui server Media Temple hanno appoggiato per anni le proprie soluzioni di hosting.

L’azienda si è contraddistinta nel corso del tempo per l’innovazione nei servizi, la differenziazione della qualità anche in base al prezzo delle offerte proposte, l’attenzione al cliente e la cura grafica e contenutistica dei siti ufficiali e degli strumenti online messi a disposizione della clientela.

L’azienda è dunque crescita nel tempo soprattutto per merito della sua qualità e, nonostante abbia ricevuto milioni e milioni di dollari sotto forma di finanziamento dai venture capitalist, in realtà si è spesso finanziata da sola con la completezza delle sue offerte e la scelta di un target di riferimento specifico.

Hosting Media Temple e GoDaddy: due mondi opposti

Media Temple, infatti, si differenzia notevolmente da GoDaddy, non solo per politiche commerciali agli antipodi, ma anche per classe di clienti a cui si rivolge: sviluppatori, professionisti e grandi aziende che nel tempo hanno garantito ampi margini sui servizi di hosting offerti.

Così, come due poli opposti che si attraggono, GoDaddy ha catturato nella sua rete Media Temple, per accorparne i servizi, acquisire i clienti e aumentare così il business nel settore hosting, che comunque l’azienda aveva ben avviato. Segnando un altro capitolo nelle hosting news che – come detto – raccontano un mondo in continuo fermento.

Non tutti i servizi di Media Temple sono comunque entrati nell’interesse di GoDaddy. Infatti, sembra che le due aziende non condividessero la stessa visione su uno dei prodotti di punta di Media Temple, il website builder Virb.

GoDaddy avrebbe così scelto di vendere Virb nuovamente agli investitori originali (Brad Smith, Demian Sellfors e John Carey, cofondatori di Media Temple), che continueranno a svilupparlo, permettendo al prodotto di avere un ciclo di vita a sé stante.

Il fondatore di Media Temple, Sellfors, ha commentato l’annuncio affermando che GoDaddy ha cambiato strategia e sta cambiando il suo pensiero e le modalità operative, confermando che questa non è la stessa società a cui i clienti sono normalmente abituati. Secondo Sellfors, la decisione stessa di GoDaddy di far sopravvivere Media Temple come entità autonoma e indipendente è simbolo della volontà di estendere la filosofia dell’azienda di hosting a un pubblico sempre più importante, conquistando una visibilità maggiore a cui GoDaddy è da sempre abituata.

Lo stesso CEO di GoDaddy, Blake Irving, ha confermato che il gruppo non ha alcuna intenzione di distruggere la fama di Media Temple, ma è pervaso invece dall’intenzione di fornire gli investimenti giusti per aiutare Media Temple a crescere a livello globale.

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