Guida per principianti al SEO tecnico – parte 3

Guida per principianti al SEO tecnico

Nella precedente lezione della guida dedicata al SEO tecnico abbiamo parlato dell’importanza di possedere un sito ben strutturato, nonché una mappa XML che possa aiutare i crawler a scansionare il proprio portale e indicizzare al meglio i contenuti. In questa terza parte della guida ci soffermeremo invece sul comprendere quanto incidano le pagine di errore cui gli utenti possono imbattersi in fase di navigazione.

Accade frequentemente, infatti, che cliccando su un determinato link si venga indirizzati ad una pagina non esistente. Sul browser dell’utente compare, quindi, la tipica pagina con la scritta 404 error: file not found, che nella maggior parte dei casi incute un po’ di timore nei visitatori. Questi d’istinto, non comprendendo cosa stia accadendo realmente, cliccano in genere sul tasto indietro del browser o abbandonano completamente il sito web: due azioni che dal punto di vista SEO penalizzano il portale Internet. Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di comprendere da cosa scaturisce questa tipologia di errore.

Come le pagine di reindirizzamento influiscono sul SEO

Un sito ricco di contenuti e sempre aggiornato utilizza in maniera piuttosto frequente le funzioni di redirect. Ciò avviene in quanto spesso molti contenuti vengono sostituiti con altri nuovi o aggiornati. Piuttosto che mantenere link ad articoli datati o non più presenti, è prassi comune indicare al browser web il nuovo URL. Esistono due differenti tipologie di redirect:

  • Redirect 301, che opera un reindirizzamento di tipo permanente e indica al browser dell’utente il nuovo URL dove trovare l’articolo ricercato;
  • Redirect 302, che opera un reindirizzamento di tipo temporaneo e indica al browser web che l’articolo ha variato per un breve lasso di tempo il proprio URL.

Quando si utilizza in Redirect 301 si dice al browser web che la pagina è stata definitivamente trasferita, questo implica che tutto il potere dal punto di vista SEO (90-99%) della pagina venga trasferito dal vecchio al nuovo indirizzo. Un Redirect 302, invece, non trasferisce la completa autorità della pagina originale. Ciò significa che quest’ultima tipologia di redirect, se utilizzata per lungo tempo, rischia di portare a delle penalizzazioni dal punto di vista SEO.

È bene quindi seguire una semplice regola: se non si ha più bisogno di una pagina è sempre bene creare un redirect 301.

Le penalizzazioni SEO quando non si utilizzano i Redirect

Quando si aggiorna un portale in genere vengono cancellati o spubblicati degli articoli o pagine ritenuti non più validi. In questo caso è importantissimo utilizzare le funzioni di Redirect di cui al paragrafo precedente. Qualora questo processo non venga eseguito, si rischia che gli utenti alla ricerca di un determinato contenuto non più presente sul sito, si imbattano dell’errore 404, ossia errore di pagina non trovata.

In linea di massima gli errori 404 si verificano nelle seguenti condizioni:

  • La pagina ricercata è stata spostata: in questo caso bisognerebbe implementare un Redirect 301;
  • L’utente ha scritto nella barra degli indirizzi un link non corretto: anche in questo caso si potrebbero sfruttare i Redirect 301;
  • La pagina è stata cancellata: in tal caso bisognerebbe individuare una nuova pagina alla quale effettuare il reindirizzamento.

Poiché questo errore può verificarsi anche nei siti che vengono aggiornati con particolare cura, è bene personalizzare la pagina 404 per non creare disagio negli utenti che la visitano.

Per capire se nel proprio sito ci siano delle errori 404 è possibile utilizzare lo strumento di Google Search Console, accedendo alla sezione Crawl errors. In questo modo si ottiene una lista di tutte le pagine che potrebbero determinare errori 404.

Ti diamo appuntamento alla prossima puntata con altri consigli su come migliorare l’ottimizzazione SEO del tuo sito Internet. Continua a segurci!