Eccoci alla seconda puntata della guida dedicata al SEO tecnico, ossia quella parte della Search Engine Optimization che prende in esame tutti gli strumenti e gli stratagemmi utili per migliorare il posizionamento di un sito Web.
Nella prima parte dell’articolo abbiamo introdotto il concetto di SEO tecnico e ci siamo soffermati in particolare sulle tecniche per migliorare la velocità e l’usabilità del sito, con attenzione particolare alla visualizzazione da mobile.
In questa seconda parte ci soffermeremo, invece, sull’importanza di generare una architettura semplice e facile da navigare e sull’importanza di gestire al meglio i contenuti delle varie pagine. Si tratta di elementi in grado di influenzare notevolmente il ranking che viene associato alle pagine web da Google e che quindi influisce in maniera diretta sul posizionamento nella SERP.
Una buona ottimizzazione SEO esige un’architettura semplice e lineare
Un sito con una architettura semplice e chiara nella disposizione dei contenuti può godere di grandi vantaggi dal punto di vista del posizionamento. L’architettura, infatti, influisce notevolmente sull’indicizzazione da parte degli spider: una disposizione chiara non fa altro che migliorare e velocizzare la classificazione dei contenuti.
Per migliorare l’architettura di un sito è importante tenere in considerazione quattro componenti fondamentali che riepiloghiamo di seguito.
Sitemap HTML e XML importanti per il SEO
Le sitemaps sono dei file che contengono, come dice l’appellativo stesso, una mappa del sito e a tale scopo si servono degli URL. Esistono due differenti tipologie di sitemap: HTML e XML.
Le sitemaps HTML sono progettate per essere di aiuto soprattutto agli utenti e generalmente vengono posizionate nel footer dei siti Web per essere facilmente visionate da chiunque, compresi gli spider. Le sitemaps XML sono invece appositamente pensate per i motori di ricerca. Si tratta di file di testo che contengono tutti gli URL per la navigazione. Entrambe le tipologie sono importanti e utili ai fini SEO ma se proprio è necessario scegliere quale implementare, è sempre bene puntare sulla mappa XML.
Soprattutto per i siti di grandi dimensioni, è opportuno suddividere le sitemaps per ogni tipologia di contenuto (video, foto, articoli, ecc.). In tal caso è opportuno creare un file robots.txt che specifica agli spider le varie sitemaps dove ricercare i contenuti del sito.
Suddivsione dei contenuti in categorie per una buona SEO
Google per eseguire la scansione del sito, oltre ad affidarsi alle sitemaps, sfrutta anche i link interni. Per questa ragione è bene che i contenuti creino una fitta rete interna, in modo tale che ci si possa muovere con facilità all’interno del sito.
Proprio per questa ragione è importante che tutti i contenuti siano ben catalogati, per essere raggiungibili con pochi clic del mouse. A tale scopo è opportuno suddividere pagine, articoli e così via in una serie di categorie, in modo tale che gli spider possano visualizzare tutti i contenuti appartenenti alle singole categorie senza il rischio che si possa perder per strada qualche elemento importante.
Eliminare gli errori di scansione
Gli spider nell’eseguire il loro lavoro potrebbero incontrare degli errori di scansione, con la conseguenza che alcuni contenuti potrebbero non essere raggiunti e quindi non indicizzati. Per scoprire gli errori di scansione basta utilizzare lo strumento Crawls errors messo a disposizione dalla Search console di Google. Questo restituisce una serie di elementi che evidenziano gli errori presenti sulle varie pagine del sito e offre quindi spunti per la risoluzione.
Vi diamo appuntamento alla prossima lezione per scoprire altri strumenti utili al SEO tecnico. Stay tuned!