Un altro connubio in casa Google fra servizi diversi ma complementari. A essere interessati, questa volta sono i servizi Google Safe Browsing e Analytics che si coniugano per dare uno spettro informativo sempre più ampio ai Webmaster.
Per chi non lo conoscesse, Google Safe Browsing è il sistema con cui BigG, da circa otto anni, cerca di proteggere la Rete da malware e diffusione trojan. Il sistema scandaglia il Web alla ricerca degli URL pericolosi che, se individuati, vengono aggiunti a una sorta di libro nero dove sono raccolti tutti gli indirizzzi malevoli.
Fin da subito, Google ha messo a disposizione di altri programmatori delle API con cui consultare questo elenco e molte aziende, infatti, proteggono la navigazione dei propri dipendenti sfruttando questo elenco redatto da Mountain View.
Gli stessi browser Chrome, Mozilla Firefox e Apple Safari usano il medesimo elenco per proteggere i propri utenti dalla navigazione su siti malevoli.
Fino a ora, Google Safe Browsing aveva trovato posto solo nei tool dedicati ai Webmaster e fruibili attraverso il servizio Google Webmaster Tools.
In questo caso, il medesimo motore di ricerca che scandaglia Internet alla ricerca di siti pericolosi viene messo al servizio dei Webmaster per indicare quali pagine potrebbero risultare problematiche agli occhi di Google.
Google Safe Browsing entra in Google Analytics
La protezione e il livello informativo offerto da Safe Browsing adesso viene integrato anche in Google Analytics, in modo che tutti gli utenti che hanno familiarità con questo strumento possono ricevere le notifiche di sicurezza sulle proprie pagine direttamente dal sistema di notifica integrato in Google Analytics.
In questo modo, tutti gli utenti che hanno attivo sul proprio sito solo il servizio di Analytics e non quello di Webmaster, possono comunque accedere alle statistiche di sicurezza relative ai contenuti presenti sulle proprie pagine.
Questa integrazione segna un nuovo passo nella via dei recenti sforzi che Google profonde per proteggere gli utenti di Internet. Proprio la scorsa settimana la società ha annunciato di voler mostrare l’avviso di sicurezza prima che gli utenti visitino siti che avviano download indesiderati. Questa decisione è giunta con un paio di settimane di ritardo rispetto a quando Google ha rivisto la sua documentazione su siti compromessi con informazioni più dettagliate.
Google si è chiaramente dedicato a rendere il Web un luogo più sicuro, e non è difficile aspettarsi che ci siano ulteriori miglioramenti come questo nel prossimo futuro.
Comunque, se hai ricevuto una notifica di Google Safe Browsing o sospetti che per qualche altro motivo ci siano problemi particolari su uno dei tuoi siti, ti suggerisco di leggere le best practice di Google per mettere in sicurezza un sito Web.