Google Quality Rater e i contenuti supplementari – I parte

I SEO possono imparare a usare i contenuti supplementari per migliorare il rank delle pagine Web, sfruttando i trucchi che Google insegna ai Quality Rater

Nei primi tre appuntamenti dedicati al Google Quality Rater e alle linee guida di validità delle pagine che compaiono nella SERP del motore di ricerca, hai avuto modo di esaminare tutti gli aspetti generali dell’argomento e le novità introdotte sul nuovo manuale che Mountain View ha redatto per il Quality Rating.Google Quality Rater e i contenuti supplementari - I parte

Con questo e con un prossimo appuntamento, voglio guidarti all’approfondimento di uno degli argomenti più importanti, quello dei contenuti supplementari, a cui Google ha dedicato un’ampia sezione del manuale per Quality Rater.

Per Mountain View, infatti, i contenuti supplementari sono davvero di vitale importanza, perché arricchiscono l’esperienza utente e Google ci tiene ad addestrare i suoi valutatori affinché riconoscano i contenuti supplementari di qualità e quelli di convenienza, come i pannelli di advertising che tendono invece a distrarre l’utente.

Infatti, per Google, riuscire a fornire un’esperienza utente completa è di fondamentale importanza, perché l’azienda sa che in questo modo gli utenti continueranno a cliccare sui suoi risultati, evitando di affidarsi a motori alternativi come Bing, Duck Go, Yahoo! e altri competitors.

Per i SEO, invece, approfondire questo argomento è di importanza vitale per integrare le proprie pagine con i contenuti supplementari che migliorano il punteggio per la determinazione del rank, eliminando, invece, quei contenuti supplementari ritenuti dannosi.

Quality Rater e i contenuti correlati

Google impartisce ai suoi Rater di valutare positivamente le pagine Web che presentano link ad altre pagine o siti Web recanti approfondimenti sull’argomento che si sta affrontando. In pratica, i SEO devono migliorare quelli che vengono definiti in gergo related content, in quanto Google sostiene che se l’utente trova più informazioni di quanto pensava di individuarne all’inizio della ricerca, è più propenso a trascorrere del tempo sul sito Web di origine e a trovare contenuti simili su altre pagine.

Contenuti correlati, siti di ricette e Quality Rater

Nello specifico, il manuale di Google fa un esempio pratico, mostrando come i contenuti correlati siano capaci di dare più informazioni di quelle originariamente richieste dall’utente al motore di ricerca. In un sito di ricette culinarie, verrebbero valutati positivamente i link a ricette simili, a recensioni della stessa ricetta, a eventuali punteggi di interesse, alle informazioni nutrizionali e via discorrendo.

Tutti questi contenuti supplementari non fanno altro che migliorare l’esperienza utente, per cui un SEO non può certo esimersi dall’ignorarli.

Altri tipologie di contenuti supplementari notificati ai Quality Rater

Google insegna ai valutatori di stare comunque attenti al settore a cui appartiene una pagina Web per cercare di valutare la reale correlazione con i contenuti supplementari. Ad esempio, un sito di investimenti finanziari non potrà avere come contenuto supplementare le informazioni sui valori nutrizionali del cibo, ma avrà altre risorse che saranno correlati al settore e quindi all’interesse dell’utente che ha usato il motore di ricerca per arrivare a quella determinata pagina sugli investimenti.

Allo stesso modo, un sito che presenta video divertenti dovrà proporre contributi dello stesso filone come contenuti supplementari. I Quality Rater valutano anche questo aspetto nella determinazione del punteggio, per cui i SEO devono stare attenti anche a questi particolari.