L’aggiornamento di Google all’algoritmo Panda 4.0 e il caso Ask.com

Può un aggiornamento all’algoritmo Panda del motore di ricerca Google causare un calo della visibilità SEO? Purtroppo sì! Ecco spiegato il fenomeno Ask.com

Nella tradizione cinese, il panda è un animale pacato e, per questo, è simbolo di pace. Nonostante questa tradizionale simbologia orientale, Google ha deciso di associare il nome Panda al suo ultimo aggiornamento all’algoritmo di ricerca, con cui Mountain View ha letteralmente dichiarato guerra ai siti con contenuti di scarsa qualità.

L’ultimo rilascio di Panda, la versione 4, è stato attivato lo scorso maggio ed è stato concepito da Google per offrire in SERP solo contenuti ad alto impatto qualitativo, unici e non duplicati e soprattutto rilevanti e utili per gli utenti che utilizzano il noto motore di ricerca per le proprie necessità.

Questa lotta allo spamming e ai contenuti duplicati, però, ha mietuto anche vittime illustri, come eBay e Ask.com, come riportato in una tabella mutuata da un post di blog pubblicato su Searchmetrics a fine dello scorso maggio.

L’aggiornamento di Google all’algoritmo Panda 4.0 e il caso Ask.com

Il caso Ask.com è ancora più eclatante di quello di eBay ed è per questo che merita un discorso approfondito. In pratica, se si effettua un’interrogazione su Searchmetrics della rilevanza SEO di Ask.com nel corso degli ultimi due mesi, si perviene a un grafico come quello sotto riportato, il cui andamento rappresenta l’incubo più recondito di tutti i SEO specialist.

L’aggiornamento di Google all’algoritmo Panda 4.0 e il caso Ask.com

In corrispondenza dell’avvento di Google Panda 4.0, Ask.com ha avuto un brusco calo di visibilità SEO, di cui è possibile indagarne le cause utilizzando sempre gli strumenti messi a disposizione da Searchmetrics.

Il tool di visibilità sulle directory organiche ci mostra chiaramente come la maggior parte del crollo sia avvenuta a carico della sottodirectory raggiungibile all’indirizzo www.ask.com/question.

L’aggiornamento di Google all’algoritmo Panda 4.0 e il caso Ask.com L’aggiornamento di Google all’algoritmo Panda 4.0 e il caso Ask.com

I motivi del crollo in Google di Ask.com

Visitando il link, si perviene alle pagine di Ask.com su cui si può formulare una domanda per trovare una risposta ai propri dubbi conoscitivi. Andando oltre e digitando, ad esempio, domain name nel campo ricerca, si può raggiungere la tipica pagina con cui Ask.com cerca di rispondere alle carenze degli utenti che interrogano il sito.

L’aggiornamento di Google all’algoritmo Panda 4.0 e il caso Ask.com

Dall’analisi della pagina si può comprendere facilmente il perché Panda 4.0 abbia penalizzato il rank del sito. All’interno, infatti, non compaiono contenuti originali, ma solo porzioni di testi provenienti da altri siti, a cui Ask.com rimanda correttamente. Nessun contenuto unico, quindi, e tanta duplicazione hanno portato il motore di ricerca di Mountain View a pensare che il sito non fornisca un’esperienza utente così qualitativamente elevata da meritare i primi posti nella SERP.

In realtà, in Ask.com l’utente non solo trova risposte alle sue domande, ma può approfondire le conoscenze visitando direttamente i link riportati dal sito, senza dover ripassare direttamente da Google (cosa che potrebbe creare non pochi problemi a Mountain View, soprattutto in termini di concorrenza!). Gli utenti fino a ora hanno trovato utile questo approccio, ma Panda 4.0 ha cannibalizzato la SEO del sito, mostrando ancora una volta come la lotta allo spam e ai contenuti di scarsa qualità siano per Google i principali discriminanti per un corretto posizionamento nella SERP del motore di ricerca.