Google AMP, SEO e marketing. Cosa cambia – 1

Google AMP Project

Google AMP è un progetto presentato l’anno scorso dall’omonina compagnia dietro al famoso motore di ricerca che ha, in sintesi, l’obiettivo di migliorare l’esperienza di navigazione online su mobile, velocizzandola. Come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, il bacino d’utenza mobile rappresenta un segmento di mercato in forte crescita e potenzialmente redditizio nel quale ogni aziende deve e dovrà essere presente.

Il trend è stato naturalmente intuito dai grandi brand dell’industria, Google inclusa, e non sorprende quindi che l’attività di quest’ultima si sia particolarmente soffermata sull’ecosistema mobile – bisogna poi ricordare che Android è l’OS attualmente più diffuso. Il noto portale MOZ, che tratta di argomenti inerenti SEO e marketing, ha pubblicato recentemente un’interessante analisi su AMP, presentandone le principali caratteristiche e i potenziali cambiamenti che potrebbe apportare nel mondo del marketing online e SEO. Iniziamo dai primi due punti toccati dell’editoriale, ovvero “che cosa è il progetto AMP” “perchè AMP è importanto per il SEO“.

AMP, mobile e SEO

AMP ha l’ambizioso obiettivo di rendere disponibili contenuti su dispositivi mobile nel minore tempo possibile. Per fare questo si appoggia ad una variante del linguaggio HTML (AMP) che, secondo quanto dichiarato, potrà accelerare fino a 10 volte o anche più la visualizzazione di una pagina con testi ed immagini.

L’importanza per l’ottimizzazione SEO viene spiegata poco dopo dall’editorialista che, riferendosi alle politiche mobile oriented alle quali accennavamo in apertura, sottolinea come l’azienda abbia iniziato a valutare la velocità di caricamento e la leggibilità di un contenuto su mobile come fattori non trascurabili per il posizionamento dei link di un sito nella SERP (la pagina dei risultati ricerca).

Bisogna poi ricordare che il motore di ricerca, sebbene molto avanzato, non sia sempre in grado di fornire risposte immediate all’utente che, prevedibilmente, dovrà procedere alla consultazione di più fonti, operazione che su mobile può risultare a volte lenta per vari motivi (siti non ottimizzati, connessione lenta etc). AMP è stato pensato per cercare di aiutare gli utenti anche in queste situazioni, aggiunge l’editorialista, velocizzando “lo zapping” tra una fonte e l’altra.

Appuntamento al prossimo post dove spiegheremo come funziona AMP ed inizieremo ad elencare quali ripercussioni positive (e negative!) avrà sul marketing online.