Il momento positivo per il settore del trasporto aereo continua ormai da un decennio. Secondo quanto dichiarato dall’IATA (International Air Transport Association) il traffico globale crescerà su base annuale del 7% toccando nel 2037 gli 8,3 miliardi di passeggeri imbarcati (più del doppio di quelli del 2018). Gli ultimi dodici mesi hanno fruttato alle compagnie circa 32,3 miliardi (mld) di dollari che a fine 2019 saliranno a 35,5 mld (+10%).
Mano a mano che il business si allarga, si complicano di pari passo tutta una serie di procedure necessarie a garantire il corretto funzionamento del sistema: dall’organizzazione dei voli fino ai sistemi di prenotazione dei biglietti ed al customer service, senza dimenticare aspetti “indiretti” come il costo del carburante, l’agguerrita competitività degli altri player presenti sul mercato e lo storico problema dell’adeguamento degli stipendi del personale di terra e di volo – low cost come Ryanair ed easyJet hanno indubbiamente scosso il settore con le loro aggressive politiche di pricing ma hanno anche costruito il loro successo su discutibili misure contrattuali.
Per fronteggiare le sfide, affermano gli analisti, le aziende devono a loro volta imbarcarsi verso l’era del Business 4.0, adottando tecnologie all’avanguardia in grado di soddisfare i consumatori ed ottimizzare l’aspetto “operativo” del business. E quale migliore soluzione del cloud computing? Vediamo nel dettaglio perché la nuvola sarà in futuro uno dei partner irrinunciabili per i player che operano nei trasporti aerei.
Efficienza operativa e calo del TOC (Total Cost of Ownership)
In passato la nuvola era per lo più un mezzo per abbassare i costi, ciò si è rivelato soprattutto vero nell’ambito dello storage, ma ora è il paradigma sulla base del quale ridefinire la propria infrastruttura IT: per perseguire gli obiettivi elencati nel precedente paragrafo, l’ambiente on premise delle aziende deve essere ripensato in sua funzione. Il cloud è ormai un business driver, sostengono senza mezzi termini gli esperti, ed il settore dei trasporti non può sottrarsi al trend.
Le tradizionali infrastrutture on premise a cui si affidano le compagnie sono complesse, stagnanti, costose e poco flessibili in caso di [immediati ed improvvisi cambiamenti a servizi necessari per garantire un customer service d’alto profilo]. Passando al cloud, sono in grado di [sfruttare quest’ultimo] per collegare le front, middle e back office operation.
I vantaggi sono facilmente intuibili: maggior efficienza e riduzione del TOC grazie al modello cloud pay per use, al venire meno dei costi di manutenzione su buona parte della strumentazione IT e del budget da destinare al personale tecnico dei data center.
Affidabilità e calo dei downtime
Gli esperti affermano che le compagnie, anche quelle piccole e medie, devono effettuare ciclicamente (di solito ogni 3 o 5 anni) un aggiornamento o ampliamento dell’infrastruttura al fine di minimizzare gli imprevisti – è il cosiddetto ciclo vitale delle apparecchiature, col passare del tempo salgono le probabilità di guasti. Affidarsi al cloud significa prima di tutto evitare i costi associati a tali procedure ed avvalersi di sistemi di emergenza e ripristino affidabili come i backup nel cloud (si veda ad esempio Acronis ma non solo).
I cloud provider, generalmente, garantiscono un SLA minimo del 99.9% (pari ad un massimo di 8 ore e 45 minuti circa di downtime all’anno), uno standard al quale difficilmente riescono ad adeguarsi piccole e medie compagnie che si appoggiano a soluzioni on premise – mentre le grandi possono riuscirvi a costi maggiori o andando incontro a rovinosi downtime come quello della Delta Airlines.
Soddisfazione dei clienti e personalizzazione dell’offerta
Di personalizzazione si è già parlato nel post dedicato ai trend dell’e-commerce ma la tematica si applica perfettamente anche al mondo dei trasporti aerei e dei viaggi. Sistemi opportunamente studiati e basati sul cloud, basti pensare all’analisi dei dati raccolti, consentiranno di offrire esperienze su misura, accuratamente elaborate considerando sia l’itinerario che le peculiarità del passeggero, un plus non indifferente in grado di fidelizzare i clienti. La nuvola potrebbe avere ricadute importanti anche sulle procedure di imbarco e di sicurezza agevolandone, migliorandone l’efficacia e velocizzandone l’esecuzione.
Nel prossimo decennio le compagnie aeree andranno incontro ad un’incredibile crescita ed avvalendosi della forza trasformativa del cloud [riusciranno a tenere il passo, abbassando al contempo i costi ed ottimizzando l’efficienza operativa generale].