La Fatturazione Elettronica è iniziata. I primi dati.

Fatturazione elettronica

È arrivata.
Dal primo gennaio di quest’anno l’Italia è diventata la capofila di un progetto europeo che, negli anni, vedrà coinvolti anche altri stati membri – ad eccezione del Portogallo, che ha introdotto l’obbligo di fattura elettronica a seguito della crisi di Lehman Brothers nel 2008.

Se infatti dal 2014 questo tipo di fatturazione era già presente per quanto riguarda il B2G (Business To Government) , da gennaio questo modo di fatturare è diventato obbligatorio anche per il B2C (Business To Consumer) ed il B2B (Business To Business), quindi per tutti i prodotti e servizi erogati, ad eccezione di alcuni professionisti (come ad esempio i medici e i piccoli agricoltori), alcuni esercizi commerciali (come le farmacie) e le partite IVA con regimi forfettari o avvantaggiati.

Andiamo per gradi, iniziando a ricordare a chi ancora non lo sapesse cos’è la fattura elettronica.
Per E-Invoice s’intende un file XML (eXtensible Markup Language) che va trasmesso al Sistema d’Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate.
Un file XML nasce per essere facilmente interpretabile dai software e, nel formato scelto dall’Agenzia delle Entrate, contiene tutte le informazioni necessarie a caratterizzare la fattura elettronica in modo univoco.

Il processo di fatturazione elettronica si completa obbligatoriamente con la Conservazione Sostitutiva per 10 anni, ovvero il processo che permette di archiviare ogni fattura elettronica (attiva o passiva) a norma di legge. Va specificato in questo caso che, per quanto riguarda le ormai vecchie fatture cartacee, non è stato aggiunto l’obbligo di conversione al digitale delle vecchie cartelle.

Tutto il processo riguardante la fatturazione elettronica, che va dalla creazione della fattura alla sua conservazione, è garantito dal software Safe-Invoice B2B di Hosting Solutions.

Seppure sia impossibile fare un primo vero bilancio in così pochi giorni, possiamo dire che queste novità stanno già contribuendo (e contribuiranno) a cambiare radicalmente e in meglio la gestione dei processi aziendali, sia dal punto di vista dello spazio fisico di archiviazione che per quanto riguarda la velocità ed il risparmio di tempo e di denaro nello svolgere le pratiche.

Dal punto di vista statale, invece, i vantaggi maggiori sono ovviamente quelli relativi ai controlli fiscali, oltre al miglioramento del sistema imprenditoriale italiano, soprattutto per quelle aziende che hanno aderito al piano Industria 4.0 riguardante la digitalizzazione di tutti i processi produttivi.

Il 5 gennaio, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso i primi dati sulla reazione delle imprese al nuovo regime di fatturazione elettronica, ed i risultati sono molto convincenti, con 2,8 milioni di fatture emesse da 140.000 operatori IVA, delle quali solo il 6% è stato rifiutato perché errato.
La stessa Agenzia delle Entrate ci ha tenuto a ricordare come queste cifre siano da vedere con positività, visto che l’inizio dell’E-Invoice delle PA vide una soglia di errore di più del 30%.

Per approfondire ulteriormente l’argomento, vi invitiamo a seguire le nostre prossime guide all’utilizzo di Safe-Invoice B2B, che saranno utili a comprendere tutto ciò che ruota intorno alla fatturazione elettronica.

Fonti: 1, 2, 3, 4