Ci sono importanti aggiornamenti sul fronte della Fatturazione Elettronica. A partire dal 4 maggio 2020, infatti, verranno effettuate modifiche sostanziali al tracciato XML necessario per poter emettere le fatture, questo per far sì che il Sistema di Interscambio (che da ora in poi verrà indicato come SDI) possa reperire le informazioni fondamentali per la precompilata IVA. Hosting Solutions ha già provveduto ad iniziare l’aggiornamento dei suoi servizi ed alla data sopraindicata inserirà puntualmente tutte le novità per tutti gli utilizzatori di SafeInvoice B2B.
Le novità in fase di attuazione presenti nella versione 1.6 sono essenzialmente due: l’aggiunta di nuovi tipi di documento più dettagliati e, soprattutto, l’inserimento di nuovi codici natura che dovranno essere esposti per giustificare il mancato versamento dell’IVA.
I nuovi documenti
Questi nuovi documenti sono stati tutti inseriti per far fronte ad un tipo di documento ben preciso ovvero l’integrazione IVA. I nuovi documenti ed i relativi codici che verranno introdotti sono:
- Codice TD16 – integrazione di fattura soggetta a reverse charge interno
- Codice TD17 – integrazione/autofattura per acquisto di servizi dall’estero
- Codice TD18 – integrazione derivata dall’acquisto di beni intracomunitari
- Codice TD19 – integrazione/autofattura per acquisto di beni ai sensi dell’art. 17 comma 2 del DPR 633/72
Verranno poi aggiunti altri tipi di documento ed altri relativi codici. Essi sono:
- Codice TD21 – autofattura con splafonamento
- Codice TD22 – estrazione beni per deposito IVA
- Codice TD23 – estrazione beni per deposito IVA con versamento IVA
- Codice TD24 – fattura differita ex articolo 21 comma 4 lettera a)
- Codice TD25 – fattura “ultradifferita” (in base all’articolo 21 comma 4, lettera b)
- Codice TD26 – fatture di cessione di beni strumentali e passaggi interni
- Codice TD27 – autoconsumo e cessioni gratuite senza rivalsa IVA
Oltre a questa serie di nuovi documenti, verrà aumentata la quantità di dati da inserire nella ritenuta. Oltre a quelli già presenti RT01 (persone fisiche) ed RT02 (persone giuridiche) verranno aggiunte quelle riferite all’ambito previdenziale:
- RT03 – contributo INPS
- RT04 – contributo ENASARCO
- RT05 – contributo ENPAM
- RT06 – altro tipo di contributo
I nuovi codici di natura IVA
Questi codici serviranno a giustificare il mancato addebito dell’IVA. Mentre fino al 4 maggio per le transazioni esentate dall’IVA verrà utilizzato il codice N2, da questa data in poi il codice dovrà essere cambiato in:
- N2.1 – operazioni non soggette ad IVA (ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72)
- N2.2 – non soggette ad IVA per altri casi
Allo stesso modo aumentano anche i codici per le operazioni non imponibili, che dal semplice codice N3 diventano:
- N3.1 – non imponibili a seguito di esportazione
- N3.2 – non imponibili a seguito di cessioni intracomunitarie
- N3.3 – non imponibili per cessioni verso San Marino
- N3.4 – non imponibili per le operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
- N3.5 – non imponibili a seguito di dichiarazioni d’intento
- N3.6 – altre operazioni non imponibili che non concorrono alla formazione del plafond
Infine anche il codice N6, riferito ai casi di inversione contabile, viene spacchettato in:
- N6.1 – cessione di rottami e altri materiali di recupero
- N6.2 – cessione di oro e argento puro
- N6.3 – subappalto nel settore edile
- N6.4 – cessione di fabbricati
- N6.5 – cessione di telefoni cellulari
- N6.6 – cessione di prodotti elettronici
- N6.7 – prestazioni comparto edile e settori connessi
- N6.8 – operazioni settore energetico
- N6.9 – altri casi di inversione contabile
Nuova Modalità di Pagamento
Verrà anche aggiunta una nuova modalità di pagamento delle fatture alla Pubblica Amministrazione ed il suo conseguente codice.
Il nuovo codice sarà MP23 ed è riferito al PagoPa.
Le Nuove Deadline
Come abbiamo detto, se disposizioni sui nuovi codici, i nuovi documenti ed i nuovi metodi di pagamento si attiveranno a partire dal 4 maggio. Da questa data inizierà il periodo transitorio che prevede la possibilità di utilizzo delle nuove codifiche. L’obbligo vero e proprio scatterà invece dal 1 ottobre 2020, quando sarà necessario aver aggiornato i propri software e servizi oltre all’aver appreso il funzionamento di tutte le novità introdotte.
Come già annunciato all’inizio di questo articolo, Hosting Solutions è già pronta all’implementazione di tutte queste novità sui suoi servizi di fatturazione elettronica SafeInvoice B2B. Oltre a questo articolo, verranno inserite delle guide per facilitare ancora di più la comprensione delle nuove disposizioni facendo esempi pratici di applicazione sul modulo di creazione delle fatture.