Hosting Solutions offre un insieme completo di servizi per la gestione sicura e automatica del processo di fatturazione elettronica. Per qualsiasi informazione sui servizi di fatturazione/archiviazione scrivere a: commerciale@hostingsolutions.it
La fatture elettroniche sembrano pronte a conquistare l’Italia: è quanto afferma l’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b nel più recente report, che parla “solo” di un 5% di grandi imprese (GI da ora in poi) e di un 9% di PMI non a conoscenza del futuro obbligo normativo (1 gennaio 2019) ed/o indecise sul da farsi.
Il campione interpellato (126 GI con più di 250 dipendenti e 218 PMI) ha evidenziato il ruolo fondamentale dei gestionali, che saranno sottoposti a dovuti aggiornamenti in vista delle prossime scadenze (39% nelle GI e 34% nelle PMI), ed una tendenza delle GI (34% contro 21% delle PMI) ad esternalizzare invece il servizio: il divario, si legge nel comunicato, si spiega con il fatto che le PMI tendono maggiormente “a rivolgersi al commercialista di fiducia (10% per le prime e 1% per le seconde) e a utilizzare i servizi gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (13% contro 1% delle grandi aziende)”.
In generale le aziende reputano l’obbligo di fatturazione elettronica come un’occasione per ottimizzare i processi aziendali (50% delle grandi imprese ed il 34% delle PMI) e combattere l’evasione fiscale (rispettivamente 14% e 13%):
L’obbligo di fatturazione elettronica tra privati è un’opportunità che le imprese devono cogliere per rivedere internamente i propri processi […]. Solo così sarà possibile sfruttare le potenzialità che si generano grazie al passaggio da una “gestione per documenti” a una gestione per “flussi di dati” e dalla dematerializzazione di un documento alla digitalizzazione dell’intero ciclo ordine-pagamento. I benefici di questo passaggio sono evidenti: con l’introduzione della sola fattura elettronica strutturata si possono risparmiare tra i 5,5 e gli 8,2 euro ogni fattura, mentre con la digitalizzazione dell’intero ciclo dell’ordine tra 25 e 65 euro ogni ciclo
ha affermato Claudio Rorato (Direttore dell’Osservatorio).
La fatturazione elettronica avrà un effetto positivo anche sull’ecommerce B2b, un settore che nel 2017 ha toccato un valore di 355 miliardi:
l’eCommerce B2b tra imprese residenti sul territorio italiano, ha raggiunto un valore di 335 miliardi, con un incremento dell’8% rispetto al 2016. Una cifra significativa, ma che rappresenta ancora soltanto il 15% degli scambi complessivi fra le imprese italiane, mentre appare maggiore l’incidenza dell’eCommerce B2b di aziende italiane verso imprese estere, pari a 130 miliardi (il 26% del transato totale verso l’estero). Ci attendiamo che la fatturazione elettronica obbligatoria avrà un impatto positivo sulla futura crescita di questi valori
ha dichiarato Riccardo Mangiaracina (Responsabile Scientifico dell’Osservatorio).
Altri dati dal comunicato stampa
In questo paragrafo elenchiamo una serie di dati ed osservazioni estratte dal comunicato stampa dell’Osservatorio:
- “sono 130mila le imprese che nel 2017 hanno adottato soluzioni di eCommerce B2b, in crescita dell’8%”;
- “13mila imprese sono connesse tramite sistemi EDI [Electronic Data Interchange ndr]”. Il 96% di esse è riconducibile ai settori “dell’automobile, elettrodomestici ed elettronica di consumo, farmaceutico, largo consumo e materiale elettrico”.
- “Il documento più scambiato è la fattura (il 30% del totale dei documenti in EDI, +10%), seguito dall’ordine (18%, +7%) e dall’avviso di spedizione (13%, +8%)”.
- L’Extranet è invece una soluzione utilizzata prevalentemente nel “settore metalmeccanico (12% delle Extranet attive), seguito da largo consumo (11%), automobile (9%), abbigliamento (9%), logistica (6%), materiale elettrico (6%), utility (6%), elettrodomestici ed elettronica di consumo (5%) e farmaceutico (5%)”. Sono le GI a farne maggiormente uso, le PMI sono invece frenate “dalla difficoltà a coinvolgere clienti e fornitori abituati a soluzioni tradizionali (indicata dal 27% delle PMI), l’esiguo volume di documenti che potrebbero essere scambiati con clienti e fornitori (23%), la scarsa percezione dei benefici ottenibili (19%), gli elevati costi di implementazione e gestione (17%) e la necessità di attivare programmi di change management per le persone che seguono l’operatività quotidiana (13%)”.
- Le tecnologie SaaS, sempre da un punto di visto organizzativo, stanno emergendo come terza soluzione preferita dalle aziende perché più flessibili ed innovative. “[Sono] usate dal 23% delle imprese, se si considerano le relazioni con i fornitori (mentre sistemi EDI e Extranet sono adottati dal 25% e dal 22%), e dal 15%, se si considerano i rapporti con i clienti (contro il 18% EDI e il 18% Extranet)”.
Fonte: 1