Nel precedente appuntamento, ti ho illustrato tutte le operazioni di controllo svolte dal professionista di Moz.com Dr. Peter a seguito del trasferimento domini. Questa è la fase conclusiva di questa esperienza ed è quella che offre i maggiori spunti di riflessioni sulla questione SEO.
Per prima cosa, Dr. Peter invita alla pazienza. Anche se tutto è stato eseguito correttamente, Google può impiegarci settimane o, addirittura, mesi per elaborare tutti i reindirizzamenti 301 configurati e rivalutare così il rank del nuovo dominio.
In questo lasso di tempo, bisogna aspettarsi delle importanti fluttuazioni nel traffico, considerando che il traffico è forse l’aspetto SEO che si riprende più velocemente, dal momento che il traffico diretto viene automaticamente dirottato verso le nuove pagine. La classifica e l’indicizzazione, invece, resteranno fiacche per un po’ e gli errori possono prendersi i loro tempi per affiorare in superficie.
Valutando il solo traffico come aspetto SEO, si vede come dopo aver dato il via al trasferimento domini i vecchi siti tendano ad avere un traffico che si annulla.
Allo stesso tempo, è interessante vedere cosa accade al nuovo dominio.
Qui ci sono due picchi di traffico, uno il 16 gennaio e l’altro il 22 gennaio. Il primo picchio corrisponde al redirect applicato al primo dominio (ricorda che il trasferimento domini è avvenuto da cinque siti diversi a un unico nome a dominio), mentre il secondo picco è avvenuto in corrispondenza del redirect applicato al sito a più alto traffico.
Dopo quest’ultimo picco, il traffico tende a stabilizzarsi, almeno sul breve termine.
Quello che devi scoprire è dove va a finire il traffico mancante.
Valutare indicizzazione, rank ed errori dopo trasferimento domini
Per questo, bisogna passare a valutare l’indicizzazione. Ed ecco il numero di pagine indicizzate per il nuovo dominio.
Il primo set di pagine sono state indicizzate abbastanza velocemente, mentre il secondo set è stato indicizzato in corrispondenza del redirect del sito a più alto traffico.
Ma cosa è successo all’indicizzazione del sito a più alto traffico dopo il redirect?
C’è una graduale diminuzione, come ci si poteva aspettare, ma ciò che non è normale e che non ci si aspetta è il plateau a circa un quarto delle pagine originariamente indicizzate.
Non ti devi prendere di panico se ciò accade e devi pensare che vi sono pagine che non sono state spostate e che il lasso di tempo preso in considerazione è troppo breve per saltare subito a delle conclusioni prive di senso.
Per questo, Dr. Peter procede a valutare l’andamento del rank dopo il trasferimento domini.
I vecchi domini tendono a scendere nel rank, mentre il nuovo dominio man a mano prende il loro posto, ma quello che si non comprende è il raggiungimento di un picco di traffico oltre il quale non si procede.
A tal proposito, bisogna valutare le chiavi di indicizzazione e al contempo anche gli errori.
Proprio da quest’ultima valutazione SEO, si scopre che alcuni contenuti vengono dirottati verso pagine di errore 404.
Il primo è un grande errore! I vecchi siti avevano i contenuti sotto la directory /blog, ma il nuovo sito ha i contenuti direttamente in home page e non è stata creata una directory corrispondente.
Gli altri due errori sono più semplici da correggere e meno preoccupanti.
Insomma, come si è potuto scoprire anche chi è esperto SEO può commettere errori di non poco durante un trasferimento domini ed è per questo che queste operazioni devono essere svolte solo per validissime ragioni, quando è necessario e con la massima accortezza!