Il mondo degli acquisti online, dopo anni di grandi rivoluzioni, accelerate e rallentamenti dovuti principalmente alla pandemia scoppiata nel 2020, affronta da un po’ di tempo un’altra burrasca dovuta all’aumento dell’inflazione e tutte le incertezze economiche che ne derivano. In un approfondimento diffuso dall’azienda BigCommerce, specializzata in soluzioni per i portali di vendite online, sono state analizzate le tendenze di questo mercato per l’anno appena iniziato.
Si parte innanzitutto parlando come sempre della AI, che sta spopolando sempre di più e viene utilizzata per dare al cliente un’esperienza sempre più ravvicinata, seppur in modo virtuale, all’oggetto cercato. Tutte le opportunità date dall’AI generativa, ancora in fase di espansione, possono permettere alle aziende di trovare nuove strade, come ad esempio risultati di ricerca sempre più attinenti alle reali necessità di chi vuole acquistare i prodotti. In questo filone si inserisce anche la personalizzazione di come viene presentato il prodotto, in modo da velocizzare tempi e costi. Oltretutto la AI generativa permetterebbe, se utilizzata in modo corretto, di creare contenuti pubblicitari in modo più mirato oltre a pagine più pertinenti al cliente ricercato.
Anche l’importanza dell’omnicanalità rimane un punto centrale per il 2024 del mondo e-commerce. Ricordiamo come essa consista nel cercare di portare i clienti ad acquistare attraverso più modalità, che possono andare dallo store fisico all’acquisto online tramite smartphone o sito web. Anche in questo ambito sarà necessario affinare le tecniche di engagement in modo da far sì che i potenziali acquirenti o gli affezionati al proprio brand, grazie a chi gestisce tutti i canali, trovino sempre ciò che gli serve e non vengano raggiunti da proposte alle quali non sono interessati. Per fare un esempio, anziché bersagliare con una o più email giornaliere gli iscritti alla propria newsletter con offerte sarebbe più giusto ad arrivare ad inviare meno messaggi ma più pertinenti alla persona alla quale si stanno inviando. Anche in questo l’AI potrebbe correre in aiuto dei brand interessati a potenziare l’omnicanalità.
Si passa poi ai pagamenti, un altro argomento centrale nell’esperienza da fornire al cliente per far sì che continui ad effettuare acquisti sulle piattaforme. I processi che portano gli utenti al checkout dovranno essere presi in carico in modo da renderli più snelli e semplici per i clienti, che altrimenti potrebbero trovarsi ad abbandonare il carrello viste le lungaggini. A tale proposito viene ricordato come molte aziende abbiano lasciato indietro i processi di chiusura degli acquisti al periodo del COVID senza più tornarci sopra. Tra le procedure considerate come “perdite di tempo” da parte dei consumatori ci sono ad esempio la richiesta del tipo di carta da usare o il reinserimento sistematico del proprio indirizzo anziché l’aggiunta di un riempimento automatico.
A conclusione dell’analisi viene riassunto tutto il report dicendo che, in sostanza, le aziende dovranno mirare a personalizzare sempre di più l’esperienza del cliente all’interno di tutti i portali, visto anche l’aumento della velocità delle connessioni che sta facendo aumentare a dismisura anche gli acquisti tramite App. L’aumento della connessione al proprio cliente si ottiene investendo nella rivisitazione dei siti e-commerce e sullo studio mirato delle nuove tendenze, tramite le quali ognuno dovrà trovare poi la ricetta ad essi più adeguata.
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