Gli acquisti online, sin dall’inizio del 2020, hanno avuto una grande crescita dovuta fortemente anche dal periodo di lockdown imposto dalla pandemia di Covid19, che ha sicuramente imposto uno stile di compravendita necessariamente improntato sull’invio a casa delle merci. Nonostante la fine delle restrizioni, avvenuta ormai molti mesi fa, la tendenza si è stabilizzata su numeri decisamente alti, come molti report dimostrano da diverso tempo.
Un nuovo report diffuso dalla Fondazione per la sostenibilità digitale ha mostrato buoni numeri anche per l’anno in corso con previsioni di crescita intorno al 13% rispetto al 2022. L’indotto generato dall’E-commerce B2C arriverebbe così a circa 54 miliardi di Euro nel nostro paese, mentre anche l’utilizzo di siti e app per gli acquisti online da parte degli italiani aumenta del 41%.
I dati ISTAT dimostrano come nel 2022, tra le persone oltre i 14 anni d’età, si utilizzi regolarmente internet per procedere all’acquisto di merci di ogni tipo quasi nel 50% dei casi sebbene il dato più alto sia quello registrato proprio nel biennio di maggior recrudescenza pandemica, ma come abbiamo detto la flessione negli anni successivi è stata minima. Le categorie merceologiche di maggior successo sono sicuramente l’elettronica e la cosmetica, le cui vendite sono aumentate di un quarto ed un quinto.
Oltre alla salita degli indicatori economici sale anche il livello delle soluzioni per fare E-Commerce, basti pensare allo sviluppo di piattaforme sempre più performanti o l’aumento dei servizi correlati per la facilitazione del cliente. Tra quest’ultimi figurano sicuramente la AR, che la stragrande maggioranza dei clienti userebbe volentieri prima di finalizzare gli acquisti, i pagamenti in digitale e la strategia omnichannel, ovvero la possibilità di acquistare sfruttando più piattaforme.
Questo approccio consentirebbe al cliente di effettuare ricerca di prodotti o di richiedere assistenza all’acquisto fino alla finalizzazione di quest’ultimo indifferentemente dal canale sul quale si trova. Per fare un esempio, per le aziende è necessario pensare di implementare le stesse potenzialità sia sui siti web proprietari che sui canali social che consentono la creazione di shop passando anche per portali ad hoc che fungono da incubatore di diversi marchi. Vedremo quante aziende riusciranno ad allinearsi a questa nuova ed interessante tendenza andando incontro alle esigenze dei clienti già presenti e di quelli che ancora non le conoscono.
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