A poche settimane dalla breve analisi dei report della Casaleggio Associati e di We Are Social, riguardanti le tendenze del 2024 globali ed italiane in merito a tutto ciò che concerne il mondo digital ed anche, in particolare, degli acquisti online. Passiamo ora a vedere ciò che ha raccontato un’altra azienda del settore delle vendite in rete, ovvero Shopfully, che recentemente ha spiegato le tendenze italiane nel 2025 osservate sui siti e-commerce, per capire cosa cercano, e soprattutto come, gli italiani.
A livello europeo, dopo l’analisi di otto paesi del continente, sembra che i nostri connazionali siano per esempio quelli che cercano più le occasioni di risparmio e che una quota sempre maggiore di essi sia intenzionata e convinta riguardo all’inserimento di nuove tecniche e strumenti all’interno dell’esperienza di acquisto. Sebbene la situazione economica al momento sia, come ben sappiamo, non molto rosea, con un aumento generalizzato di spese e costi, gli italiani sembrano cavalcare bene l’onda dimostrandosi tra i più abili nel cercare ed approfittare degli sconti e delle occasioni. Sembra infatti che il 98% degli intervistati segua le promozioni in modo attento, dettaglio che ci fa arrivare addirittura sopra alla Spagna ed alla Francia, che comunque totalizzano percentuali poco più basse. Sembra poi che il clima non aiuti i nostri utenti di siti e-commerce, la metà dei quali ritiene che non avrà più capacità di spesa nel prossimo futuro e, sempre la stessa percentuale, dice che starà ancora più attenta alle eventuali offerte imperdibili.
Per venire incontro a questa necessità di risparmio, il 71% degli italiani usa anche strumenti legati al mondo IT come ad esempio le applicazioni o le piattaforme che inoltrano notifiche in tempo reale per avvisare dell’inizio di una promo. Oltretutto, essi gradiscono anche strumenti come quello del self-checkout (per il 29% degli intervistati) e lo shopping virtuale (7%). Procedendo sull’analisi riferita ai nostri consumatori, vediamo come oltretutto c’è una grossa propensione generale, in salita, verso l’uso di nuove tecnologie per facilitare le scelte d’acquisto online. Per fare un esempio di queste tecniche, ricordiamo che ormai moltissimi siti permettono di far visualizzare i capi già indossati o un mobile all’interno della propria casa soltanto inquadrando col proprio device mobile il punto in cui dovrebbe essere inserito. Come già abbiamo visto più volte, è ovvio come anche in questo caso entri in gioco l’Intelligenza Artificiale, sempre più utilizzata, che consente di creare assistenti virtuali pronti a rispondere velocemente alle domande dei clienti. Più del 25% degli italiani è disponibile ad usare uno di questi strumenti, mentre andando nel dettaglio esiste già un 17% di utenti che già lo fa.
Gli italiani non sono ovviamente gli unici a privilegiare tutti questi nuovi percorsi per gli acquisti online, questo lo si nota vedendo anche gli altri paesi europei, dove le percentuali di propensione all’adozione delle nuove tecnologie per i percorsi d’acquisto arrivano addirittura a sfiorare un terzo del campione, quindi più che nel nostro paese, seppur di pochi punti. Tra i paesi maggiormente propensi ci sono sicuramente la Germania e la Spagna. Tornando all’Italia, invece, quel che manca per far fronte a questa voglia di tecnologia è sicuramente la competenza ed un buon livello di accessibilità delle novità. Vedendo i dati dal lato opposto si nota che comunque quasi 3/4 dei nostri connazionali non usano gli strumenti più nuovi, e questo è dovuto non tanto a delle reticenze di base verso le novità, quanto alla mancanza di conoscenza e di formazione al loro utilizzo o proprio all’ignoranza di quest’ultimi. Le percentuali in questo caso parlano chiaro, si ha un quarto del campione che ammette di non conoscere il funzionamento degli strumenti, il 21% che non sa neanche cosa siano ed il 19% che non si rende conto dei benefici che potrebbe portare il loro utilizzo durante l’esperienza di acquisto.
Quindi, per completare il quadro, Shopfully ci rappresenta un quadro che sicuramente non ci sorprende, vista la voglia sempre più alta di ricorrere ai nuovi “stratagemmi tecnologici” suggeriti dal mercato, che si nota ormai a livello globale e che non vede certo il nostro paese tra i protagonisti. Dall’altro lato, però, vediamo numeri ancora troppo alti che, tutto considerato, fanno tornare sempre ad uno dei problemi principali dei tempi attuali, ovvero il cosiddetto digital divide, che dovrebbe essere colmato al più presto per fare sì che la domanda crescente di maggiori vantaggi prima, durante e dopo gli acquisti, incontri l’offerta.