Vediamo continuamente quanto stia aumentando, per coloro che hanno attività commerciali, il ruolo ricoperto dai canali online di vendita. A tale proposito, il blog ufficiale di WooCommerce, plugin maggiormente utilizzato dagli utenti WordPress per la creazione di store in modo semplificato e maggiormente rapido, ha stilato la lista definitiva delle 13 tendenze di consumo principali di questo preciso momento, che vanno dagli strumenti utilizzati ai target da perseguire, oltre a molto altro.
Aiutandosi utilizzando varie fonti, tra le quali GWI, andiamo a scoprire quali sono queste tendenze, che a detta di WooCommerce condizioneranno inevitabilmente il mondo e-commerce anche nei prossimi anni. Si comincia con un dato, ovvero quello relativo all’aumento dei clienti nel gruppo dei cosiddetti baby boomer, ovvero i nati tra il secondo dopoguerra e la metà degli anni sessanta, che stanno usando sempre di più le piattaforme social per saperne di più sui marchi ed avere un’interazione con essi. Non si tratta solo di Facebook, poiché dai grafici mostrati si vede che stanno avendo sempre più successo le app che mostrano video, con una crescita esponenziale di TikTok. Già questo sarebbe un crocevia, dato che fino ad oggi ci si è concentrati sulla gen Z (nati tra il 97 e il 2012), ma anche considerando il potere d’acquisto dei baby boomer sarebbe strategico concentrare qualche sforzo di marketing anche verso di loro.
Si parla in continuazione invece dell’aiuto della IA per le esperienze di acquisto online, ma sembra proprio che tantissimi clienti dei siti e-commerce siano ancora molto affezionati al vecchio sistema, lamentando che con la tecnologia ci possano essere criticità future quali la perdita dei posti di lavoro ed un’interazione più scarsa, perdendo invece il contatto più umano. Oltretutto i clienti non vanno trattati come persone ignare di tutto ciò che c’è dietro l’adozione di tecnologia, pertanto si accorgeranno se i chatbot, ad esempio, vengono messi lì solo per tirare giù i costi di personale e non per portare un vero vantaggio, inoltre sarebbe consigliabile effettuare dei test per vedere se risponde correttamente alle richieste di chi ci si interfaccia, cosa non sempre scontata.
Passando ad un fatto maggiormente economico, WooCommerce spiega che attualmente la maggior parte dei clienti tipo è sicuramente influenzato dall’aumento costante dei costi, ma fa molta attenzione e dà più peso a fattori come il servizio in sé, quindi l’assistenza ricevuta, la qualità della merce. Per ovviare a queste necessità quindi non è importante soltanto dare prezzi scontati, ma fornire diverse opzioni di consegna, instaurare un canale diretto col cliente usando operatori veri, fornire tanti dettagli sui prodotti e, infine, dare policy di cambio e reso chiare e flessibili. Un’altra tendenza è quella del commercio tramite social, visto che le piattaforme si stanno velocemente adeguando e gli acquisti sono sempre più veloci, basta vedere la rapida salita delle percentuali totali di vendita tramite social network dal 2023 a oggi. Attualmente siamo al 20% ma si punta ad andare oltre il 22% del totale delle vendite entro tre anni.
Tra i trend in rapido aumento c’è anche il click and collect, ovvero l’acquisto online con ritiro in negozio, pratica che velocizza spesso l’acquisto e soprattutto evita problemi legati ai corrieri. È stato stimato a proposito che, a partire dal 2020 e più specificatamente dalla pandemia, le vendite di questo tipo sono salite del 500%, anche con il solo ordine ed il pagamento direttamente nel negozio. Si consiglia quindi di aggiungere questa opzione anche nei propri negozi online, che consente di mantenere il contatto col cliente, far risparmiare le spese relative ai corrieri ed aumentare le visite sia online che nel negozio fisico. Sebbene un po’ più di nicchia, sta aumentando anche il ricorso e il gradimento, a livello globale, della vendita in tempo reale utilizzando dirette streaming e facendo vedere i benefici del prodotto, invogliando le persone ad acquistare servendosi talvolta anche di personalità come gli influencer.
Restando su questa falsariga e tornando ai social network, stanno aumentando anche coloro che scoprono i prodotti utilizzando le piattaforme. Pare che attualmente a livello globale un quarto degli utenti cerca sui video l’ispirazione per qualche acquisto preferendo però i video brevi. Tra i benefici di questi contenuti ci sono sicuramente il maggior grado di coinvolgimento e la rapidità del messaggio. Ci abbiamo girato intorno, ma eccoci arrivati alla menzione sulla realtà aumentata e l’AI, che rendono più comode molte operazioni ma, nonostante, questo c’è un 51% di clienti che spiegano che non poter vedere coi propri occhi la merce o banalmente provarla e toccarla sia uno svantaggio. Per questo motivo, coloro che utilizzano queste tecnologie dovranno tener conto di queste necessità ed implementare strumenti tecnologici in grado di sopperire. Viene posto a tale scopo l’esempio di un brand di make up che ha inserito nel sito un personalizzatore nel quale inserire il tono della pelle per provare lì i fondotinta sebbene in modo virtuale.
Tra le nuove necessità, richieste dalle preferenze e le esigenze dei consumatori, c’è anche quella di un’ottimizzazione della reperibilità dei prodotti e dei servizi sui propri siti e-commerce aggiungendo le ricerche vocali, ovviamente investendo anche per fare in modo che siano puntuali e precise. Si passa poi ad un argomento di tutt’altro tipo, tornando sempre a puntare sulla sostenibilità, un tema che piace sempre di più ai potenziali clienti e può determinare la scelta di comprare su un sito e-commerce. Per sostenibilità in questo caso si fa riferimento banalmente agli imballaggi, all’origine dei prodotti, ai materiali impiegati, alle spedizioni con basse emissioni ed ovviamente il sostegno diretto alle cause ambientali.
Le ultime tendenze più importanti riguardano infine l’aumento della fiducia nel brand da parte dei clienti, che può essere portato avanti tramite un’esperienza di visita ed acquisto che rasenti la perfezione. Si stima che se il marchio è riconoscibile, le ricerche portano ai propri prodotti, si è competenti nel proprio campo e lo si riesce a trasmettere si crea un rapporto venditore-cliente che produce maggiori raccomandazioni da parte di quest’ultimi verso chi ancora non ci conosce. Dall’altro lato c’è tuttavia un affievolimento della fiducia, che in passato veniva spesso accordata a un solo marchio fin quando determinati prodotti sono disponibili, ma adesso questa cosa non esiste più o meglio, va coltivata ove presente per evitare numeri al ribasso. Se quindi viene notata una flessione sarà necessario studiare a fondo il fenomeno e tentare di invertirlo o quantomeno arginarlo al massimo, tornando a fidelizzare. Questo è possibile banalmente utilizzando i sondaggi da sottoporre ai clienti di tanto in tanto, fornendo programmi fedeltà come le raccolte punti virtuali e offerte ad hoc nei momenti giusti. In ultimo, ma sicuramente non meno importante, c’è la cura della cosa più preziosa dei clienti: i loro dati. Se ci si dimostra trasparenti sull’uso che viene fatto dei dati che raccogliamo, rimanendo pertanto compliant alle normative, ciò non farà altro che incrementare la fiducia dei clienti.
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