E-Commerce: cosa si prevede per il 2023 in Italia

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Come vediamo nei molti articoli che trattano l’argomento E-Commerce, queste modalità di vendita stanno prendendo sempre più campo anche se, dopo la grossa spinta data dal Covid e dai lockdown, adesso ci troviamo di nuovo in una sorta di plateau della curva di crescita. Nonostante questo, è indubbio che avere un negozio online stia diventando, per coloro che ne hanno la possibilità, un’ipotesi di business sempre più percorribile e sicuramente da percorrere.

In tal senso, tutte le tendenze del mercato vanno ascoltate con attenzione, poiché se si ha la capacità anche economica di implementare tutte le novità presenti nel mercato IT il proprio negozio potrebbe trarne grossi vantaggi. Per il 2023 sono state individuate per esempio molte nuove tendenze che potremo aspettarci nei prossimi mesi.

La prima di esse è sicuramente la pluricitata realtà aumentata, che già viene utilizzata per i portali più aggiornati. Essa consiste nel fornire ai clienti delle soluzioni in grado di far testare virtualmente i prodotti prima di essere acquistati. Un caso esemplare di questa logica si può applicare per i negozi di abbigliamento che danno modo di far provare abiti, scarpe e quant’altro direttamente online tramite simulazioni. Questo mercato è già in forte espansione ed è previsto un aumento della spesa media sostanzioso per implementarlo su molti più siti E-Commerce.

A livello di intercettazione degli interessi dei clienti è necessario sicuramente citare il social listening, una pratica che gli sviluppatori dei siti mettono in atto direttamente sulle piattaforme per capire da commenti, post e tutti i vari contenuti quali sono i prodotti più interessanti da rivendere. Un’altra interessante novità è il cosiddetto C2C (Connect to Consumer) che mette in contatto negozianti e clienti in modo attivo avvisandoli per esempio quando i prodotti di loro interesse tornano disponibili o quando ne vengono lanciati di nuovi che possono interessare. In questo caso in pratica si creerebbe una community più stretta, in grado di avvicinare ancora di più il cliente.

Sempre per distaccarsi dal solo sito web, sta prendendo sempre più piede la tendenza all’aumento della vendita omnichannel, un sistema che coinvolgerebbe acquisti online effettuati su altri portali come su social network collegando però il tutto sempre allo stesso magazzino, comprendendo tra i canali anche il negozio fisico. Gli esperti spiegano che attualmente già il 13% delle aziende italiane stiano già utilizzando questa forma, mentre passando alle forme ormai più “consuete” si nota che il B2B è in progetto per moltissime aziende ma che anche in questo caso non si arriva al 20% di passaggio effettivo.

Continua a resistere invece l’influencer marketing, pratica che consiste nella sponsorizzazione dei prodotti da parte di personaggi noti nel mondo dei social, che per il 2023 sembra dovranno puntare specificatamente sull’ecologia e sulle pratiche green, un argomento che non dovrà essere seguito solo nominalmente ma anche fattualmente da tutte le aziende. In ultimo, sembra che sempre più aziende stiano prendendo in considerazione l’ipotesi di rimuovere la gratuità dai resi. Questo è dovuto principalmente alla lievitazione dei costi che tutti hanno vissuto negli ultimi mesi oltre che per alcuni clienti che sembrano ricorrervi in modo sistematico. Da questo punto di vista sono al vaglio varie ipotesi, considerando anche che molti clienti cambierebbero canali d’acquisto in caso di marce indietro sui resi gratuiti.

 

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