Downtime sito Web: un problema per cui molti evitano di spostare le pagine del proprio sito da un provider all’altro. Ecco come evitarlo
Quando si deve trasferire un sito Internet da un provider ad un altro, si ha sempre il timore che possa verificarsi un downtime più o meno prolungato del portale. Per questo motivo, molti utenti, sebbene abbiano la necessità di cambiare l’attuale provider, o per una questione di convenienza economica o per una questione di convenienza tecnica, sono sempre restii nel farlo.
In realtà la paura che si verifichino downtime è più che fondata, in quanto, qualora non si eseguano correttamente le procedure di trasferimento e le modifiche ai record DNS, si potrebbero verificare lunghi tempi di inattività del sito Internet.
Per diminuire al minino il periodo di downtime è necessario, pertanto, eseguire con cura tutti i passaggi che indicheremo nel prosieguo dell’articolo, al fine di cercare di far tendere a zero la non raggiungibilità in trasferimento.
Per evitare downtime, trasferiamo dapprima i file!
La prima operazione da compiere per evitare il downtime quando si intende trasferire un sito Internet è quella di effettuare una copia di backup di tutti i file presenti sul server remoto attualmente in uso direttamente sul proprio PC, tramite collegamento FTP. Utilizzando ad esempio un client FTP, come FileZilla, potremmo copiare in una cartella locale tutti i singoli file e cartelle attualmente ospitati presso il provider di provenienza.
Qualora si tratti di un sito statico, ossia costituito da soli file HTML e CSS, terminata la copia si potrà dare inizio alla procedura di trasferimento. Se, al contrario, si tratta di un sito dinamico sarà necessario proseguire con l’esportazione del database, tramite ad esempio lo strumento phpMyAdmin.
Dopo aver terminato anche la procedura di copia di un eventuale DB, quindi, colleghiamoci al server remoto del nuovo provider e copiamo quanto precedentemente salvato in locale. Al termine importiamo il database, sempre tramite lo strumento phpMyAdmin, e verifichiamo tramite indirizzo IP assegnatoci dal nuovo provider di hosting, che il sito funzioni correttamente. È importante effettuare la verifica di funzionamento in questa fase del processo, in quanto, qualora si riscontrino problemi o malfunzionamenti è possibile agire immediatamente, senza provocare downtime al sito, che è ancora ospitato e funzionante sull’host del provider precedente.
Solo dopo aver appurato che il tutto funzioni correttamente, è possibile procedere con la modifica dei record DNS. In tal modo il downtime del sito dipenderà solo ed esclusivamente dal tempo necessario per la procedura di aggiornamento dei DNS.
Il downtime dipende dal tempo di aggiornamento dei DNS
Il DNS (Domain name server) è il sistema che viene utilizzato da Internet per convertire i nomi a dominio in indirizzi IP. Ciò significa che ogni volta che si digita nella barra del browser un sito Internet, questo viene tradotto in un indirizzo IP che punta a uno specifico host nella Rete. Quando si effettua un cambiamento di provider e, dunque, di hosting, è necessario indicare il nuovo indirizzo IP da associare al nome a dominio.
Dopo aver trasferito i file sul nuovo hosting, importato il database e verificato che tutto funzioni correttamente, è giunto, dunque, il momento di modificare i record DNS. Il passaggio al nuovo provider, sarà infatti completato, solo dopo aver eseguito tale procedura.
Nel caso in cui ad esempio il nome a dominio sia stato registrato con il provider Hosting Solutions, basterà accedere al pannello di controllo del sito e dalla scheda Domini fare clic sul sito in questione. Da Gestione risorse fare clic sull’icona Gestione DNS.
A questo punto bisognerà agire sui Name server, inserendo i dati forniti dal nuovo provider.
Il vecchio host non sarà più raggiungibile. Da qui in avanti si verificherà il downtime del sito che in genere dovrebbe durare solo poche ore, ossia per il tempo necessario affinché si propaghino i DNS e il sito Web punti definitivamente verso il nuovo hosting a dominio.
Il periodo di dowtime non potrà essere dunque mai pari a zero, ma con alcune accortezze è possibile fare in modo che sia il più breve possibile!