Solo pochi giorni fa abbiamo avuto modo di parlare dei punti più salienti del report annuale di We Are Social e Meltwater sul digitale e tutto quello che concerne il mondo dei social, e-commerce e molto altro ancora, ed è ora il momento, come promesso, di analizzare più da vicino i dati riferiti al nostro paese. Come anticipato nel precedente approfondimento, il report è piuttosto corposo ed in questo breve approfondimento tratteremo soltanto i fattori a nostro avviso più importanti da sottolineare.
Come al solito si inizia con un po’ di dati demografici per capire innanzitutto i numeri della platea che si va ad analizzare, così vediamo come gli abitanti dell’Italia sono attualmente 59,3 milioni e che sono calati dello 0,3% dall’anno precedente. Ci sono, nel nostro paese, 82 milioni di connessioni mobili per 52 milioni di utenti della rete, con infine oltre 42 milioni di profili social, ma tutti questi dati sembrano essere in calo rispetto al 2023. Passando ai device posseduti dagli italiani vediamo come ormai ci sia una perfetta corrispondenza tra la percentuale di cellulari e quella degli smartphone, che sono rispettivamente il 97,7 ed il 97,8% del totale del campione analizzato nonché ovviamente i dispositivi maggiormente utilizzati. Si scende un po’ in classifica per vedere che le smart tv ed i pc portatili e fissi, entrambi con il 66% circa, sono al terzo e quarto posto, seguiti dai tablet col 48% del campione. Senza arrivare in fondo alla top10 vediamo che le console ed i dispositivi da polso (non solo gli smartwatch) sono entrambi utilizzati dal 35% degli intervistati.
Passiamo all’utilizzo per vedere poi che i media principalmente utilizzati sono, chiaramente, internet e la tv in tutte le loro accezioni (fisso, mobile, smart, tradizionale eccetera), ma tra le voci non generiche è la navigazione in internet tramite dispositivo mobile quella che prende il maggior tempo agli utenti, ovvero quasi tre ore al giorno. Per quel che riguarda il solo utilizzo di internet invece vediamo che dopo anni di crescita, per la prima volta, assistiamo ad un calo del tempo, seppure basso, di dieci minuti. Le ragioni per le quali viene usato invece vengono sempre elencate in una classifica che vede al primo posto la ricerca di informazioni seguita dalla volontà di rimanere aggiornati su novità ed eventi e, al terzo posto, i tutorial. Tra le attività online degli italiani si ritagliano un forte peso anche la ricerca di offerte e informazioni per viaggi così come il restare in contatto con amici e familiari. La metà del traffico web proviene dagli smartphone, dato un po’ in diminuzione rispetto al 2023 e “tallonato” dai dispositivi laptop e desktop, che pesano per il 47% circa, mentre i restanti device ovvero i tablet e le console di videogiochi vengono utilizzate rispettivamente da meno del 2% e dallo 0,02% degli utenti.
Passando ai tipi di app vediamo che nella classifica sono i primi cinque posti a pesare maggiormente ed a staccare gli altri, con le applicazioni per conversazioni al primissimo posto seguite dai social, dalle app per email, i motori di ricerca ed infine quelle per lo shopping o le aste online. In questo quadro, non stupisce che WhatsApp sia lo strumento più utilizzato dagli italiani seguito da app Google come YouTube e Maps. Il premio per il maggior numero di download lo vince senza dubbio ChatGPT seguito da Temu e da Threads, altra app di Meta. Rimanendo su app e piattaforme maggiormente utilizzate per cercare informazioni, i motori di ricerca sembrano ancora siano il mezzo più utilizzato generalmente dagli utenti della rete, pesando per il 90%, seguiti dalle ricerche vocali, i social (specialmente per i brand), i QR code e, nel 28% dei casi effettua ricerche sui prodotti utilizzando uno strumento piuttosto nuovo come la ricerca fotografica con app come Lens.
Passando allo shopping online, il report inizia a mostrare i dati medi settimanali del periodo di riferimento riguardo a chi ha effettuato almeno un acquisto, ovvero il 45% degli intervistati, mentre il 27% degli italiani ha usato almeno un comparatore di prezzi. Se si passa poi agli ordini online di cibo ed all’acquisto di prodotti di seconda mano le percentuali scendono al 10%. Uno dei sistemi maggiormente usati a livello globale e meno in Italia è invece quello del “compra ora e paga dopo”, che arriva a meno del 9%. A tutto il 2024, la maggior spesa online degli italiani è quella di abiti ed accessori con 22 miliardi di dollari, seguita da quella per l’elettronica, che si ferma a 9,5 miliardi rimanendo assai distanziata. Alta posizione anche per la spesa per cibo, che raggiunge il terzo posto con poco meno di 7 miliardi. Per quel che riguarda la spesa totale online, sono state raggiunte quote sopra i 5 miliardi di dollari anche per i mobili e per i prodotti di bellezza e cura della persona, confermando i trend degli scorsi anni. I fattori di incoraggiamento all’acquisto in rete, indifferentemente dai dati globali già visti, sono sempre la consegna gratuita, gli sconti e le recensioni, oltre alla semplicità del checkout dell’ordine.
Terminiamo il breve focus su questo report parlando dei soli Social Network, sui quali, come abbiamo già accennato, gli italiani passano davvero molto tempo quotidianamente (circa 1 ora e 48 minuti di media) mentre nell’ultimo anno non sono aumentati invece i profili attivi, fermi a 42 milioni e poco più. Le ragioni principali per le quali gli italiani stanno sui social sono la ricerca e la lettura di storie nuove, la voglia di riempire il tempo libero e, al terzo posto, restare in contatto coi propri amici e parenti. È interessante vedere come una delle parti fondamentali del tempo trascorso sui social, ovvero pubblicare foto o comunque contenuti riguardanti la loro vita privata, non sia nei primissimi posti delle cose più fatte da chi naviga le piattaforme. I social maggiormente utilizzati sono, neanche a dirlo, di proprietà del gruppo Meta, nell’ordine troviamo al primo posto WhatsApp e a seguire Facebook, Instagram e Messenger, mentre è curioso trovare al sesto posto Telegram, che tallona Messenger, e vederlo seguito da TikTok, Pinterest e LinkedIn. Menzione particolare è invece quella per X, che tra le piattaforme più popolari è l’ultimissima dell’elenco, a metà strada tra piattaforme considerabili come “maggiori” ed altre considerabili “minori”. Il discorso invece cambia se si guarda al tempo medio trascorso sulle singole app, dove vediamo una classifica abbastanza differente ed al primo posto troviamo TikTok, che con oltre 29 ore al mese ha letteralmente surclassato una piattaforma come YouTube, ferma a 17 ore al mese, meno della metà del tempo. I social visti nelle prime posizioni invece sono tutti più o meno allo stesso livello di tempo trascorso mensilmente dagli utenti, ovvero 14-15 ore.
Per leggere tutto il report è disponibile il seguente link.