Dopo aver analizzato recentemente il report globale sul mondo digitale diffuso da We Are Social, è tempo di scoprire tutti i dati riferiti al nostro paese. Ovviamente anche in Italia il 2022 è stato un anno di ripresa decisa dopo i lockdown più e meno intensi susseguitisi tra il 2020 e il 2021, cosa che si può notare anche negli outcome dello studio.
La popolazione italiana è arrivata a quota 58 milioni, calando dello 0,3% rispetto al 2021, mentre le connessioni da dispositivi mobili sono salute della stessa percentuale arrivando a toccare quota 78 milioni. Le connessioni a internet arrivano a 50 milioni, scendendo anch’esse dello 0,3% circa, segno distintivo dei report di quest’anno anche a causa della fine, come abbiamo detto, dei lockdown degli scorsi anni che avevano fatto salire i collegamenti in misura sproporzionata. Gli utenti di social media in Italia, infine, arrivano a quota 43 milioni salendo, rispetto al 2021, di 700mila unità circa.
Attualmente, più del 97% degli italiani possiede uno smartphone, il 67% un laptop o un PC fisso e più della metà del campione possiede un tablet. Tra tutti i device presi in considerazione nello studio crescono sensibilmente quelli per la VR, gli smartwatch, le smartband, i dispositivi per la domotica e le smart tv (a causa dello switch off avvenuto durante il 2022 e che proseguirà durante tutto il 2023). Cala il tempo passato navigando internet, che tocca una quota vicina alle 6 ore giornaliere (-4% rispetto al 2021) così come quello passato alle console di gaming (-2%). Sale, seppur di poco, il tempo passato a guardare la tv di ogni tipo, quello sui social, i giornali online, la radio in streaming e soprattutto quello passato ad ascoltare i podcast (+10%).
Gli italiani utilizzano internet principalmente per la ricerca di informazioni e per rimanere aggiornati su eventi e novità, ma rimangono alte anche le percentuali di chi cerca tutorial, nuove idee, informazioni per viaggi e per rimanere in contatto con amici e parenti. Quest’ultimo fattore, come abbiamo visto, ha visto scendere un po’ della sua rilevanza proprio a partire dal termine delle restrizioni imposte dalla pandemia. Gli URL più visitati in assoluto sono quelli di Google e YouTube, ma nella top20 troviamo in posizioni elevate anche social network come Facebook, Instagram e Twitter. Un grande risultato in Italia è quello conseguito da Wikipedia, che si piazza al quinto posto tra i siti più visitati. Tra gli argomenti più ricercati dagli italiani, invece, spiccano il meteo e le traduzioni seguiti dallo stesso Google e dal campionato di Serie A.
A livello economico, sono ancora basse le quote di persone tra i 16 ed i 64 anni che utilizzano sistemi digitali per i pagamenti. Solo il 31% del campione infatti utilizza servizi di online banking mensilmente mentre il 16% utilizza i pagamenti mediante smartphone o smartwatch come Google Pay e Samsung Pay. Passando ai social, essi sono utilizzati maggiormente nella fascia d’età che va dai 18 ai 54 anni, con una predominanza del genere maschile nelle coorti più giovani e femminile per quelle più avanzate. Le motivazioni principali sono le notizie e storie, la voglia di perdere tempo con qualche distrazione e rimanere in contatto con amici e familiari. Setacciando un po’ il campo scopriamo che WhatsApp, considerato social, è la piattaforma più utilizzata dagli italiani (89%) seguita da Facebook ed Instagram (entrambi oltre l’80%). Sesta posizione invece per TikTok, che rispetto all’anno scorso è salito del 10% confermandosi tra le piattaforme con il seguito più crescente. Interessante notare la piccola discrepanza con le piattaforme dichiarate preferite dagli utenti, in cui al primo posto troviamo sempre WhatsApp ma al secondo Instagram e non Facebook. Sempre TikTok, in questa analisi, è al quarto posto con la percentuale del 5.5%.
Terminiamo la panoramica con le abitudini degli italiani in materia di acquisti online. Il mercato che ha generato maggiori vendite è stato sicuramente quello della moda, che nel 2022 è valso ben 16 miliardi di dollari ed è cresciuto di oltre il 4%. Al secondo posto c’è l’elettronica con una cifra vicina ai 10 miliardi che tuttavia registra un calo sostanzioso pari al 15% rispetto allo scorso anno. Un altro calo sostanzioso è stato quello del mercato dei mobili, che dopo il Covid è tornato a 2,9 miliardi scendendo anch’esso del 14%.Un effetto ridotto dalla fine del Covid è invece l’acquisto online di cibo e bevande, che sono certamente calati ma in modo più contenuto, segno questo di un cambiamento di abitudini andato radicandosi. Gli effetti delle riaperture si sono visti anche nel settore turistico che in Italia ha visto aumentare le prenotazioni e i pagamenti online di voli (+83%), treni (+99%) e soprattutto hotel, che hanno generato due miliardi in più salendo del 194%. Se pensiamo che il mercato degli acquisti online, lo scorso anno, era stato trainato principalmente da contenuti in streaming e videogiochi è possibile capire quale effetto abbia avuto in generale la fine del periodo pandemico.
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