Digital, Social e Mobile: il report 2020 per l’Italia

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Dopo aver analizzato, pochi giorni fa, il report globale Digital 2021 di We Are Social e HootSuite (qui il link), è il momento di analizzare nel dettaglio la situazione italiana riguardo a queste tematiche a partire dal dato demografico.

Seppur la popolazione italiana sia risultata in diminuzione, gli utenti di internet anno hanno continuato ad aumentare (+2,2%) così come gli utilizzatori dei social media (+5,7%). Tra il 2020 ed il 2021, infatti, 1,1 milioni di persone in più si sono connesse ad internet per la prima volta ed il doppio degli utenti si è collegato ad un social network. È necessario puntualizzare che il report in analisi include nei social anche app di messaggistica come WhatsApp e Messenger.

Il 97% degli italiani possiede attualmente uno smartphone, il 55% un tablet ed il 74% un pc portatile. Gli altri device connessi alla rete più utilizzati in Italia sono le console per il gaming online (39%) e gli smart watch (24%). Il tempo giornaliero speso su questi dispositivi va da un massimo di 6 ore e 20 minuti di media a persona per l’utilizzo di internet ai 30 minuti circa di ascolto di podcast. In questa particolare statistica va riservata un’attenzione particolare anche al dato sulla fruizione di contenuti in streaming, che durante il 2020 è risultato di oltre 3 ore di media a persona al giorno.

Sempre sull’utilizzo di internet, si può affermare che gli utenti italiani totali siano 50,54 milioni (83% della popolazione) e che il 93% di quest’ultimi accede alla rete da mobile. Questo genere di device sta prendendo sempre più piede anche dal punto di vista di contenuti. Per misurare questo dato, il report mostra la quantità di pagine web aperte dai vari device.
Questa classifica mostra come i pc (fissi o laptop) siano ancora maggioritari col 50% di pagine aperte sebbene il loro dato sia in netto calo (-13%). In controtendenza vediamo il dato degli smartphone, che attualmente occupano il 47% della quota di traffico web facendo segnare anche un segno positivo rispetto al 2019 (+20%).

Rispetto al tipo di contenuti maggiormente fruiti primeggiano ancora i video (92,6%), seguiti dallo streaming di musica (60,8%) e dall’ascolto delle web radio (39%). Percentuali più modeste invece sono quelle riscontrate per i vlog (30%) ed i podcast (25%).

Passando agli utenti dei Social, il report ci mostra che nel nostro paese essi sono attualmente circa 41 milioni (67% della popolazione) e che di questi oltre il 98% si connette alle piattaforme utilizzando un dispositivo mobile. Le piattaforme più utilizzate sono, partendo dalla prima in classifica, YouTube (85,3%), WhatsApp (85,2%), Facebook (80,4%) ed Instagram (67%). A differenza del grafico visto nella versione globale del report, nel caso italiano le app maggiormente utilizzate nel continente asiatico sono praticamente inesistenti ad eccezione di WeChat, che occupa il terzultimo posto con l’11% circa.

In quanto ai comportamenti, l’85% degli italiani interagisce ogni mese sui social media occupando quasi due ore del tempo giornaliero a navigare le varie piattaforme. Di media, poi, ogni utente possiede 7.8 profili social mentre soltanto il 31% dell’audience totale utilizza le varie piattaforme per motivi di lavoro.

Passando al Mobile, nel 2020 le connessioni dai vari dispositivi in Italia sono state oltre 77 milioni (IoT escluso) e, durante tutto l’anno, il totale del tempo speso dagli utenti è stato di 32 miliardi di ore (calcolo effettuato sui soli utenti Android). Le app maggiormente utilizzate sono quelle di messaggistica e social networking, entrambe con un dato sopra il 90%, seguite da quelle con contenuti multimediali, mappe e shopping online.

Dal punto di vista delle azioni compiute con gli smartphone, le videochiamate sono al primo posto (51%) seguite dalle scansioni di QR code e la trasmissione dei contenuti sulle TV.

Il report termina con una panoramica sull’E-Commerce, che come ripetiamo da tempo è stato il vero protagonista del 2020. Il report di We Are Social mostra come, nello scorso anno, oltre il 90% degli utenti italiani della rete abbia visitato uno store online, con il 79% delle persone che ha poi effettivamente acquistato prodotti. Spostandosi sul solo mobile, i numeri si abbassano ad un 73% di utilizzatori di app per lo shopping online ed un 46% di acquirenti.

Un dato molto interessante è invece quello delle classi d’età, che si attestano tutte intorno all’80% sul dato degli acquisti dimostrando una sostanziale parità. I settori che hanno venduto maggiormente online sono state la mobilità, con oltre 9 miliardi di dollari), moda ed elettronica, ambedue sui 5,7 miliardi circa.

Guardando le variazioni percentuali su base annua di ogni settore capiamo molto bene qual è stata la reale situazione dell’E-commerce durante un anno contrassegnato dal Covid-19. Un esempio lampante è la variazione del settore della mobilità, che pur essendo ancora il primo negli incassi risulta in negativo di oltre il 50%. I settori invece che hanno visto un incremento notevole sono stati il food, i videogames e gli articoli per la casa.

In conclusione, il report mostra quali sono le prassi più comuni degli italiani per scoprire nuovi marchi o per visualizzare nuove offerte. I motori di ricerca sono sempre al primo posto per la scoperta di nuovi brand (42%), mentre in seconda posizione troviamo ancora gli spot televisivi (39%). Il mercato delle Ads online, invece, risulta uno dei meno efficaci nel nostro paese, visto che il Social Media Advertising e gli annunci nei siti si attestano ancora su percentuali più basse rispetto ad altri mezzi.
La ricerca dei brand, invece, vede sempre primeggiare lo strumento dei motori di ricerca, ma in questo caso anche i social network occupano una posizione più elevata. Ciò significa che gli utenti della rete seguono maggiormente i brand sulle piattaforme dopo averne sentito parlare altrove (come in TV).

 

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