L’analisi di voluminosi asset di dati è divenuta allo stesso tempo una risorsa strategica ed un problema per le imprese: da una parte vi sono infatti tutti i vantaggi derivanti dalla consultazione degli insight e delle proiezioni elaborate, dall’altra la complessità derivanti dalla gestione del database e dei dati tra più applicazioni.
Mano a mano che la quantità ed il volume di dati da archiviare e gestire aumenta, diverse imprese iniziano a considerare soluzioni database cloud come il passo successivo della propria strategia. Tra i principali motivi dietro tale scelta la possibilità di dedicare più tempo ad altre task affidando la gestione dei database al provider.
Come abbiamo avuto modo di vedere in un precendente post, quando si parla di cloud bisogna saper distinguere tra opportunità e promesse. Vediamo in questo caso quali sono secondo DZone i principali aspetti da valutare prima di prendere un importante decisione ed abbandonare una soluzione on premise.
- Taglio dei costi. In linea di massima una soluzione cloud è sempre più conveniente di una on premise. Il modello adottato dai servizi DBaaS (database as a service) è il consueto “pay as you go” ovvero un corrispettivo calcolato in base all’utilizzo effettivo del prodotto. Una database cloud garantisce inoltre un elevato livello di efficienza in grado di abbassare i costi associati all’hardware ed alle licenze. L’importante è non investire in capacità infrastrutturale aggiuntiva superflua.
- Provider giusto. Ricorrente domanda alla quale, come di consueto, non è possibile dare una risposta univoca. Il numero di alternative DBaaS presenti sul mercato è cresciuto esponenzialmente ed è normale che l’azienda di turno abbia più di qualche dubbio sul provider al quale affidarsi. La relativa facilità con la quale è possibile migrare applicazioni e database nel cloud (i provider dispongono di piani ad hoc in tal senso) certamente non aiuta. Ancora una volta la risposta è la seguente: il miglior provider è quello in grado di capire quale sia l’ambiente più adatto al caso di utilizzo del cliente. Ed i più previdenti possono sempre affidarsi a più provider (budget permettendo) diversificando le piattaforme alle quali si appoggia l’azienda.
- Sicurezza dei dati. Tra le principali preoccupazioni delle aziende, in relazione ai servizi cloud, figura anche quello del livello di sicurezza garantito dai provider. Tenendo presente che non esistono sistemi di protezioni infallibili ed invalicabili, è possibile affermare che l’evoluzione delle tecnologie a disposizione dei provider offre attualmente ambienti cloud estremamente sicuri. E’ in ogni caso bene accertarsi che il provider si affidi a connessioni protette da crittografia e che quest’ultima sia applicata anche ai backup del database.
- Accessibilità 24/7. La disponibilità del servizio in qualsiasi momento, in particolare modo per i database, è fondomentale per le aziende. In generale i DBaaS consentono di avvantaggiarsi di vari entry point distribuiti a livello globale, oltre che di cluster database geo-replicati al fine di assicurare un alto livello di disponibilità, anche in caso di eventi catastrofici. L’accurata consultazione dell’SLA è cruciale per scegliere il servizio migliore.
- Prestazioni. Le performance di un database sono influenzate da vari fattori: provisioning, errate scelte di desing, errori nel codice. Per semplificare e velocizzare i deploy è opportuno affidarsi all’automated provisioning – “la possibilità di effettuare il deploy di servizi affidandosi a precedure prefedinite che non richiedano l’intervento dell’uomo”.
- Scalabilità. Numerosi servizi tradizionali di gestione database sono “proprietari” e comportano quindi per l’utente il vendor lock-in , rendendo difficile la migrazione dei dati e la scalabilità della loro architettura mano a mano che si sviluppano. La scelta del provider che offra integrazione con altri servizi cloud e flessibilità in base alle esigenze dell’azienda è importante.
- Soluzione ibrida. A fronte dei vantaggi offerti da una soluzione cloud (flessibilità, riduzione dei costi etc.) diverse aziende optano per un approccio ibrido nel quale buona parte dell’infrastruttura database resta on premise. Affiancare a quest’ultima un DBaaS potrebbe essere la soluzione ideale per diverse aziende: ancora una volta è l’efficacia e la lungimiranza delle strategie cloud adottate a fare la differenza – la presenza di un cloud strategist nello staff potrebbe essere determinante.
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