Data Center Green: strategie presenti e future

News-HS

La necessità di lavorare per un futuro più sostenibile continua a farsi sentire e lo fa con sempre maggiore forza. Tra gli aspetti, già trattati in questo blog, che più hanno fatto comprendere questo bisogno ci sono sicuramente il periodo pandemico e lo Smart Working. La chiusura forzata ha imposto una remotizzazione del lavoro che sicuramente ha fatto risparmiare all’ambiente una buona parte delle consuete emissioni di Co2.

Questo è dovuto principalmente al passaggio al Cloud, che come si sa evita anche la presenza di macchine all’interno delle proprie strutture passando alla digitalizzazione. Tutto questo, se fa risparmiare alle aziende, come abbiamo visto in diversi articoli, comporta anche consumi maggiori negli stessi Data Center dati dall’aumento dei carichi computazionali richiesti. Per fare un esempio, la visualizzazione di contenuti in streaming ha un costo ambientale molto elevato, circa 450 grammi di anidride carbonica, che è molto meno di quelle di un’automobile ma che diventa pesante sommando tutto il traffico.

La parte più impattante è costituita sicuramente dal raffreddamento delle Server Farm, che deve necessariamente essere rivisto in chiave futura. Molti provider hanno ovviato riprogettando e rilocalizzando i loro Data Center in luoghi più freddi, ma ovviamente questa soluzione non è per tutti. La prima delle due opzioni, invece, è quella da percorrere con maggior forza. Per misurare tale impatto viene utilizzato il fattore PUE (Power Usage Effectiveness) che indica il rapporto tra l’energia utilizzata e quella necessaria al funzionamento dei server. Se il rapporto è 1 allora il funzionamento è ottimale.

Da questo punto di vista si sono potuti osservare molti miglioramenti negli ultimi anni. Secondo uno studio di Statista, infatti, dal 2007 ad oggi il PUE medio globale è sceso da 2,5 a 1,59. Tra le soluzioni per arrivare a questo punto c’è l’utilizzo di fonti rinnovabili. Molti service provider come Hosting Solutions da tempo utilizzano ad esempio energia elettrica pulita al 100%. In ottica futura anche la costruzione del terzo Data Center fiorentino, ormai prossimo all’inaugurazione, vedrà l’utilizzo di pannelli solari e di un sistema di Free-Cooling.

Quest’ultimo sistema consentirà di rendere il raffreddamento delle macchine molto più efficiente, poiché consente agli impianti di lavorare con maggiore o minore intensità sfruttando le condizioni atmosferiche esterne. Tra i grossi vantaggi c’è anche quello del consumo energetico praticamente inesistente. Tutto questo verrà effettuato in modo dinamico, ovvero andando a raffreddare solo le parti che lo necessiteranno senza sprecare energia.

Col tempo vedremo come si evolveranno tutte le strategie disponibili e quali saranno le più efficaci. Ciò che è sicuro è che la rivisitazione in chiave Green dei Data Center è già iniziata e punta verso la maggior sostenibilità di servizi sempre più necessari ed utilizzati.

 

Fonti: 1, 2