Data Center e cinema, tra errori e visioni troppo futuristiche

Data Center con cabinet in vetro ed effetti laser, armadi con sistemi di raffreddamento incorporati, cavi volanti e tanta, ma tanta fantasia cinematografica

Hollywood ama i data center e non capita di rado nei film americani di trovare scene ricche di tensione dove un ragazzo piazza un dispositivo futuristico su un server, oppure srotola al volo un cavo per connettere il suo laptop all’infrastruttura di rete del provider e infettare così Internet con un malware pericolosissimo.

Azione e suspense si mescolano a scene veloci, ritmi musicali ansiogeni e stupore per quanto si stia compiendo sullo schermo.

Questo clima così surreale non permette agli spettatori un’analisi lucida di alcune scene, che se fossero analizzate con attenzione farebbero ridere a crepapelle almeno gli addetti ai lavori, per gli errori, i luoghi comuni o le fantasie futuristiche con cui vengono spesso descritti i data center.

Non ci credete? Ecco cosa accade nelle scene da data center di sei film molto famosi, citati in ordine cronologico.

Buona lettura!

Hackers – 1995

Un film ascrivibile allo stile cyberpunk thriller americano mostra una Angelina Jolie che si ritrova a girovagare in un data center high-tech e ridicolosamente non realistico. I server sembrano essere usciti dal film Tron, rappresentati da pilastri blu fatti di vetro su cui compaiono scritte di dati con effetti sonori e laser. I data center più evoluti in realtà sono i più semplici, perché devono essere progettati per essere affidabili, efficienti e accessibili.

Entrapment – 1999

Sean Connery e Catherine Zeta-Jones entrano in una server room del data center e rompono un cabinet. Iniziano così a utilizzare dei cavi per redirezionare il traffico dati di uno stock exchange senza dover affrontare nessun tipo di crittografia a protezione delle informazioni e solo quando la protagonista femminile tira un cavo Ethernet dal proprio laptop scatta l’allarme. Davvero poco realistico, soprattutto perché il trigger di allerta scatta immediatamente quando si cerca di hackerare qualsiasi flusso informativo.

Ocean’s Eleven – 2001

Uno dei criminali del film entra nel data center di un casinò, collega un dispositivo al cavo Ethernet di un server e ottiene magicamente l’accesso allo streaming video delle videocamere di sorveglianza. Tutto senza preoccuparsi di aver individuato la server room corretta, di aver trovato il cabinet del server che gestisce l’impianto e senza preoccuparsi che si trattasse del giusto cavo Ethernet e non di un altro. Infine, qualora tutto fosse stato davvero così semplice, il segnale non sarebbe stato in chiaro, ma crittografato per impedirne l’accesso a occhi indiscreti. Insomma, così è stato troppo facile!

Tron: Legacy – 2010

Nel film, Sam Flynn entra nel data center Encom e carica un suo programma su uno dei server. Qui possiamo notare come la grafica cinematografica superi quasi sempre la realtà. I server sono posizionati l’uno distante dall’altro come in una sorta di scacchiera e non vi sono i corridoi freddi né quelli caldi. Inoltre, il sistema di raffreddamento sembra parte del cabinet stesso oppure l’area fredda fluisce dalle piastrelle illuminate. Infine, il collegamento al server avviene attraverso un futuristico cellulare Nokia. Sicuramente avrebbe potuto usare un meno economico iPhone!

Skyfall – 2012

In una scena della pellicola viene mostrato come saranno i data center del futuro. Ma attenzione: cosa ci fa per terra una vecchia valigia?

Paranoia – 2013

Mentre un personaggio si intrufola in un data center per rubare alcuni segreti, in questo thriller tecnologico si possono individuare diverse scene sospette: dati biometrici come impronte che compaiono su una sorta di iPad dopo essere stati scansionati da una specie di cucchiaino, immagini trasferite da un cellulare per ottenere l’accesso a una stanza segreta, un pulsante su un orologio per interrompere la corrente di un intero palazzo e via discorrendo. Se non altro, i server del data center sembrano avere sembianze realistiche!