SEO si o no? Per verificare lo stato SEO del nostro sito non servono esperti o chissà quali strumenti, ma bastano semplicemente 10 minuti del nostro tempo
Molti professionisti del SEO conoscono davvero un’infinità di dettagli in merito alla materia di cui si professano esperti, ma, a volte, rischiano di non riuscire a catturare quella visione globale necessaria per determinare se un sito Internet è ben organizzato dal punto di vista SEO o meno.
In realtà, chiunque di noi può avere un quadro generale della salute del proprio sito Internet seguendo un processo di verifica semplicissimo, che non richiede nessuna esperienza e, soprattutto, non necessita di alcun strumento costoso o irraggiungibile.
Non ci credete? Bene, seguite allora i passaggi che vi suggeriamo di seguito e siamo pronti a scommettere che in meno di 10 minuti avrete verificato lo stato di salute del SEO del vostro sito Internet.
Pronti? Via al cronometro…
Primo passo, valutare l’autorità del dominio ai fini SEO
Colleghiamoci con il browser al servizio Open Site Explorer, digitiamo l’URL del nostro sito e clicchiamo su Search.
Guardiamo il numero espresso in centesimi che compare in alto a sinistra sotto la dicitura Domain Authority e confrontiamo:
- da 1 a 10: il sito è giovane e richiede ancora molto lavoro e tempo per crescere;
- da 11 a 20: il nostro sito non è ancora completamente SEO-optimized, ma è un buon inizio;
- da 21 a 30: il nostro sito inizia a mostrare qualche segno dell’ottimizzazione SEO, ma c’è ancora molto da fare;
- da 31 a 40: il nostro sito inizia a essere competitivo dal punto di vista SEO;
- da 41 a 50: questo risultato denota un posizionamento già molto buono;
- da 51 a 60: beh, la SEO sta funzionando egregiamente;
- da 61 a 70: eccellente;
- da 71 a 80: il nostro sito domina la SERP;
- da 81 a 90: SEO eccezionale;
- da 91 a 100: risultato molto raro, che si riscontra in casi come Wikipedia, Facebook e pochi altri.
Secondo passo, i tempi di caricamento giovano alla SEO
Visitiamo il sito Pingdom, digitiamo l’URL di nostro interesse e clicchiamo su Test Now.
I numeri mostrati sono indicatori precisi di quanto sia veloce il nostro sito Internet. Nello specifico il numero in centesimi va interpretato come: “Il tuo sito è più veloce dell’86 percento di quelli testati”, mentre il tempo in millisecondi può esser così valutato:
- da 0 a 1 secondo: ottimo risultato! Possiamo stare tranquilli;
- da 2 a 3 secondi: risultato nella media e abbastanza buono;
- oltre 4 secondi: non dormiamo sugli allori! Cambiamo provider passando a un hosting più veloce, eliminiamo gli elementi a lungo tempo di caricamento, ottimizziamo la dimensione delle immagini, ricorriamo a una CDN come CloudFlare e via discorrendo.
Terzo passo, cerchiamo una sitemap per verificare lo stato di salute SEO
Il nostro sito ha una Sitemap? Proviamo a vedere… Digitiamo l’URL del sito da valutare seguito dalla dicitura /sitemap.xml oppure in Google digitiamo l’URL del sito senza www seguito dalla keyword sitemap.xml. Se entrambe le prove non vanno a buon fine, dobbiamo migliorare decisamente l’aspetto SEO e dotarci al più presto di una Sitemap.
Quarto passo, cerchiamo il file robots.txt
Abbiamo detto ai crawler quali sezione del nostro sito non indicizzare? Questo è un passaggio SEO fondamentale e si concretizza nella realizzazione di un file chiamato robots.txt. Ne siamo dotati? Proviamo a verificare: nel browser digitiamo l’URL del nostro sito seguito da /robots.txt. Se non perveniamo a niente, l’aspetto SEO è poco curato.
Quinto passo, l’importanza dei meta content ai fini SEO
Con il nostro browser, andiamo nella homepage del sito e apriamo il codice sorgente, con un clic su F12 per Chrome e IE. Andiamo alla ricerca dei tag <title> e della locuzione meta name=”description”, usando le funzionalità di ricerca messa a disposizione dal nostro browser. Se non troviamo nulla o solo una parte di quanto stiamo cercando, dobbiamo sveltirci nel valutare una migliore strategia SEO.
Sesto passo, i tag H
Come prima, nel codice sorgente della pagina cerchiamo i tag H1, H2, H3 e H4. Se non perveniamo a nulla, dal punto di vista SEO c’è qualcosa che non va.
Settimo passo, i contenuti sempre nuovi giovano alla SEO
Verifichiamo di avere sempre un blog o una sezione articoli nel nostro sito, con contenuti recenti, consistenti e qualitativamente di valore. Per migliorare la SEO, infatti, dobbiamo sempre ricordarci che “content is king”.
Ottavo e ultimo passo, testa le keywords
L’ultimo passo per valutare l’ottimizzazione SEO del nostro sito è la ricerca in Google con keyword specifiche, generiche e lunghe. I risultati vanno così interpretati, sulla base della pagina e della posizione in cui il nostro sito compare in Google:
- prima posizione: risultato eccellente;
- seconda posizione: molto buono;
- terza e quarta posizione: buono;
- dalla quinta alla decima posizione: niente male;
- in seconda pagina: potremmo fare di più;
- in terza pagina: il lavoro SEO non sta dando i risultati sperati;
- oltre la terza pagina: è come se il nostro sito non esistesse!
Verifica SEO terminata
Stop al cronometro! In soli dieci minuti abbiamo effettuato da soli tutte le verifiche che un buon SEO deve sempre espletare per avere un quadro di insieme della salute SEO di un sito Web.