Nella precedente puntata abbiamo elencato una serie di utili accorgimenti per velocizzare il caricamento della pagine di un sito WordPress, requisito essenziale nel Web moderno vista anche la scarsa propensione all’attesa dell’internauta medio.
Come avranno notato i lettori della prima parte della guida, il filo conduttore della lista è stato fino ad ora quello della “compressione” dei vari file che costituiscono un portale, accorgimento che ritroveremo a breve ma al quale si affiancheranno una serie di ottimizzazioni riguardanti più elementi.
Compressione del sito
Alcuni plugin adibiti a pratiche di caching (W3 Total Cache) offrono la possibilità di inserire l’intero sito in un archivio compresso, riducendone ulteriormente le dimensioni. Il browser funzionerà come una sorta di programma per la gestione archivi estraendo dallo zip il contenuti richiesti alla visualizzazione di una determinata pagina.
Ottimizzare il database
Con il passare del tempo l’installazione di WordPress si popola di file obsoleti o inutili – dai commenti contrassegnati come spam fino ai vari trackback e pingback, solo per citarne alcuni – che possono influire sulle prestazioni. E’ bene quindi effettuare periodicamente un lavoro di “pulizia” del database eliminando il superfluo. Ancora una volta arrivano in soccorso del webmaster diverse estensioni adibite a tale scopo come ad esempio WP-DB Manager. Volendo è possibile anche disattivare pingback e trackback (rispettivamente notifiche che vengono mostrate quando un altro sito/blog menziona una pagina del nostro portale o quando linkate due pagine presenti nello stesso sito) dalla pagina di amministrazione.
Scegliere i plugin giusti
Tra i principali pregi del CMS, il vasto database di estensioni installabili dagli utenti. Bisogna tuttavia prestare attenzione a non esagerare con l’implementazione di estensioni e cercare invece di selezionare una lista di plugin indispensabili – per ridurre al minimo eventuali conflitti e non occupare spazio inutile.
Ottimizzare l’home page e scegliere un tema adeguato
Come già detto, la prima impressione è quella che conta. E’ per questo motivo che è bene ridurre al minimo l’utilizzo di widget ed altri elementi inutili nella pagina principale del portale. Ne beneficerà non solo l’user experience dell’utente ma anche “il peso” complessivo della pagina. I temi sono un altro elemento da valutare con cautela, evitate quelli complessi e pesanti – leggete attentamente i commenti degli altri utenti e scandagliate i siti specializzati ed i forum di discussione sparsi per la Rete.
HTTP Persistent Connection
Nota anche come HTTP Keep Alive permette, mediante la modifica del file .htacces, di utilizzare una singola connessione TCP per l’invio e la ricezione di più richieste HTTP – di default viene aperta una connessione per ciascuna nuova richiesta. La linea di codice da inserire nel file .htaccess è la seguente: Header set Connection keep-alive
La lista termina qui, appuntamento ai prossimi post dedicati a WordPress.