Come migliorare la visibilità dei nostri contenuti online – II parte

Contenuti e visibilità: scopriamo quanto siano importanti la frequenza di aggiornamento e condivisione sui social e gli investimenti pecuniari in pubblicità

Contenuti e visibilità: scopriamo quanto siano importanti la frequenza di aggiornamento e condivisione sui social e gli investimenti pecuniari in pubblicità

Abbiamo già spiegato l’andamento della visibilità a cui sono sottoposti i nostri contenuti pubblicati online e abbiamo già eseguito una prima disamina su come possiamo migliorare i risultati di condivisione per i nostri post di blog.

Come dicevamo, quindi, è importante conoscere in modo approfondito ogni singolo social su cui decidiamo di condividere i contenuti che abbiamo pubblicato, proprio per avere modo di sfruttare al meglio tutte le potenzialità che ogni social sa esprimere e ottenere così quella visibilità e promozione che vogliamo per i nostri contributi.

Come migliorare la visibilità dei nostri contenuti online - I parte

Oltre alla conoscenza di per sé e alla capacità di riconoscere quale social usare sulla base del target a cui vogliamo giungere, è importante aumentare la frequenza e il timing di pubblicazione. Se, come dicevamo, la visibilità di un aggiornamento su Twitter dura 18 minuti e il ciclo di vita di un contenuto pubblicato è di 3 ore, è importante pianificare degli aggiornamenti al contenuto stesso e, quindi, una riproposizione dell’argomento e del medesimo link tramite i social. Così possiamo riproporre la stessa condivisione dopo un paio di ore, dopo un paio di giorni e via discorrendo. Ogni volta che proporremo il contenuto sulla piattaforma social, otterremo un tasso di condivisione sempre maggiore, almeno fin tanto che l’argomento trattato nel post resta attuale e di interesse.

Contenuti test e visibilità a pagamento

Questa possibilità di riproporre sui social il medesimo contenuto ci spiana la strada anche all’opportunità di variare da una condivisione all’altra alcuni aspetti riguardanti il post che vogliamo far conoscere e le modalità di sharing.

Possiamo usare una citazione, una porzione di ciò che stiamo proponendo, possiamo includere una statistica e spiegare come il nostro contenuto può essere utili ai fini della comprensione di un fenomeno presentato in forma statistica e via discorrendo. Possiamo insomma personalizzare il titolo del pezzo e il commento che accompagna la condivisione in modo da verificare quale diversa combinazione ottiene il maggior successo, la migliore visibilità e una condivisione più alta.

Allo stesso tempo, ricordiamoci di ottimizzare ogni testo sulla base del social su cui stiamo pubblicando. Evitiamo di fare copia e incolla fra i diversi social e prevediamo diversi testi di presentazione a seconda del social su cui stiamo andando a pubblicare, in modo da conformarsi alle caratteristiche proprie del social stesso.

Infine, investiamo soldi, tempo e risorse mentali alle forme pubblicitarie sui social, in modo da fornire un supporto pagato ai nostri contenuti per ottenere un’amplificazione della visibilità e delle condivisioni. Investiamo in Facebook Ads e sui tweet pubblicitari e, oltre a ciò, rivolgiamoci a piattaforme a pagamento professionali pensate proprio per la condivisione e la diffusione di contenuti come StumbleUpon e Outbrain. La diffusione a pagamento è un mezzo necessario per ottenere una migliore visibilità dei contenuti pubblicati e per godere di una maggiore opportunità di sharing anche quando l’effetto a pagamento va scemando.