Secondo le più recenti analisi di mercato, le soluzioni di sicurezza “as a service” e destinate al cloud pubblico hanno subito una netta accelerazione nel primo trimestre del 2019 (q1 2019), arrivando ad un +46.6% su base annua e ad un +13.8% rispetto a dodici mesi prima. Le più “tradizionali” soluzioni hardware e software, sebbene detengano ancora il 75% di market share, rallentano sensibilmente fermandosi all’8%.
Per gli esperti, il rallentamento di queste ultime è un inequivocabile segnale dell’inizio di un nuovo trend, una riconfigurazione delle priorità aziendali all’interno del settore: mano a mano che le imprese incrementano l’utilizzo della “nuvola pubblica”, cresce di pari passo la loro imprescindibile esigenza di proteggere i vari asset e workload nel cloud.
I vendor IT non si sono lasciati sfuggire l’occasione focalizzandosi sulla fruibilità dei propri servizi e rivedendone le modalità di acquisto e consumo: per il business delle soluzioni di sicurezza, tutto questo si è tradotto a livello globale in un +14.2% per le spedizioni (rispetto al primo trimestre 2018) e 9.7 miliardi di dollari (erano 8.5 mld nel q1 2018) di valore di mercato.
Uno scenario “favorevole” per il settore
Da un punto di vista prettamente economico, il settore delle soluzioni di sicurezza sembra avere dalla sua lo scenario perfetto per preservare i buoni risultati ottenuti. La costante minaccia degli attacchi ransomware (ovviamente non l’unica ma la più “rumorosa” negli ultimi tempi), che tra i casi con la maggiore copertura mediatica (anche in Europa) annovera quello dell’interà città di Atlanta, ha contribuito a mantenere alta l’attenzione delle imprese che, prevedono gli analisti, investiranno ulteriormente nel “rafforzamento delle strategie di sicurezza di device, infrastrutture, perimetri ed applicazioni”.
L’arrivo, inevitabile e costante, di inedite minacce non potrà fare altro che agevolare la nascita di nuove startup che, per sopravvivere, dovranno però differenziarsi dai competitor puntando su soluzioni utilizzabili su molteplici piattaforme e con un’ampia scelta di modelli di deploy.
Le affermazioni degli analisti sembrano trovare conferma anche nel mercato del lavoro IT: ad esempio negli Stati Uniti, tra il 2013 ed il 2019, gli annunci dedicati ai professionisti della cybersecurity (compliance, automazione, valutazione del rischio etc.) sono più che raddoppiati con un tasso di crescita tre volte superiore ad altre posizioni IT.
Con lo spostamento dei dati nel cloud ed un maggior numero di task riversate nei network distribuiti, la domanda di talenti di cybersecurity [specializzati in] tecnologie cloud ed Internet delle Cose è aumentata rapidamente, con proiezioni di crescita rispettivamente del 170% e del 140%
ha dichiarato il CEO di Burning Glass.