Cloud delle PA: il piano del governo

La strategia è stata finalmente svelata. All’inizio del mese di giugno, il Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale Vincenzo Colao ha ufficialmente diramato la strategia nazionale del Cloud, che rientra nel piano triennale ICT. Secondo il principio cloud first, tale strategia spinge le Pubbliche Amministrazioni verso il ricorso a tali soluzioni per creare nuovi servizi e per le acquisizioni software.

Come si legge sul sito ufficiale, la strategia si basa su tre pilastri fondamentali che danno l’indirizzo delle iniziative nazionali. Oltre alla già citata spinta al passaggio al Cloud utilizzando il catalogo disponibile per le PA, ovviamente si punta alla qualità dell’infrastruttura. Punto cardine, infatti, è l’utilizzo di data center certificati congiuntamente all’aumento delle offerte di servizi digitali per i cittadini.

Oltre ad essere sostenibile, il cloud pubblico deve anche essere affidabile e sicuro, poiché il passaggio alla nuvola costituisce, per Colao, un grande balzo in avanti a livello di qualità dei servizi. Questo fattore però rappresenta un punto dolente all’interno della strategia, anche alla luce dei dati raccolti nell’ultimo censimento ICT effettuato dal governo. Dai risultati emerge infatti che il 36% delle PA non ha in programma l’adozione di servizi Cloud.

Il nuovo sito cloud.italia.it ha la funzione quindi di rendere ancora più semplici e chiari i motivi per il passaggio al Cloud delle PA e, al contempo, di spiegare ai cittadini l’indirizzo che si intende dare al paese a livello di digitalizzazione. Il catalogo messo a disposizione per le istituzioni pubbliche contiene una serie di CSP qualificati da AgID in base alle loro caratteristiche di affidabilità, sicurezza e scalabilità. Tra essi c’è anche Hosting Solutions, che ormai da anni è entrato a far parte del registro dei Cloud Service Provider certificati.

Sul nuovo sito vengono messi in chiaro i privilegi del passaggio al Cloud suddividendoli per categorie. Per le PA si parla di vantaggi a livello di risparmio economico e quindi di reinvestimenti futuri. Inoltre, il settore pubblico beneficerebbe della maggior trasparenza e velocità operativa. Le PMI che operano in ambito ICT avranno il vantaggio di sentirsi stimolate alla crescita ed al miglioramento dei propri servizi e delle proprie infrastrutture. Infine, i cittadini beneficeranno della maggior protezione dei dati e della velocità garantita dai servizi online della PA, potendo osservare anche un’ottimizzazione della spesa pubblica.

Il piano triennale ovviamente richiederà a coloro che sono già in Cloud ma non in infrastrutture qualificate di spostarsi su data center di qualità. Tutti gli altri dovranno confluire su servizi in Cloud erogati da aziende certificate e presenti quindi nel catalogo.

Entrando nel sito cloud.italia.it è dunque possibile scoprire tutto sulla nuova strategia, consultare il catalogo dei rivenditori e soprattutto consultare il programma di accreditamento presso AgID. Ulteriori contenuti tratteranno della bontà della scelta di queste soluzioni con approfondimenti e case studies.