Spesso su queste pagine ti parlo di cloud computing e ti propongo di dare un’occhiata alle offerte cloud presenti nel catalogo di Hosting Solutions. Poi mi accorgo che a volte non è sempre chiaro cosa sia il cloud computing e cosa lo differenzia rispetto a un normale PC o a un server fisico e dedicato. Per questo ho deciso che voglio parlarti del cloud computing in senso assoluto, cercando di spiegarti cosa si intende con questa locuzione tanto in voga in questo momento storico.
E mi piace parlare di momento storico perché stranamente la storia si ripete. Cerco di spiegarmi meglio. Quando negli anni ’80 si iniziavano a diffondere i PC, acronimo per personal computer, la filosofia alla base era quella di fornire il potere agli utenti di elaborare quanto necessario dal punto di vista digitale direttamente dalla propria scrivania. I mainframe erano considerati reperti da museo e l’elaborazione delle informazioni doveva avvenire sul proprio desktop con dei software appositi, come quelli per l’elaborazione dei documenti, quelli per i cicli di fatturazione e via discorrendo. Quando si è capito che il singolo PC non poteva assolvere a tutte le operazioni in modo solitario è iniziata a diffondersi la vocazione delle reti LAN interne, con tanti PC collegati fra loro e gestiti secondo diversi schemi, anche in modo centralizzato.
In questo momento storico attuale, le aziende riscoprono gli anni ’70 verificando che l’acquisto di servizi IT è più economico, facile da gestire e da manutenere rispetto a una soluzione totalmente in-house. Questa tendenza prende il nome di cloud computing.
La definizione del cloud computing
Chi vuole una definizione di cloud computing deve cercare fra la miriade di significati che questa locuzione assume in base ai contesti. C’è chi per cloud computing intende che tutto o parte dell’hardware e software usato dal desktop della scrivania o da qualcuno all’interno della rete aziendale venga fornito come servizio da un provider accessibile via Internet o con un collegamento dedicato. Dove si trovi questo hardware o software non ha importanza e più è agnostica la gestione delle risorse, meglio è per lo staff IT che viene sollevato da tutta una serie di incombenze sistemistiche inutili ai fini business.
C’è anche chi usa il termine cloud computing per descrivere un outsourcing IT, chi per indicare un servizio di calcolo offerto via Internet e altri che per cloud computing intendono tutto ciò che viene usato in azienda, ma che in realtà risiede fuori dai firewall aziendali.
Al di là di quelle che sono le definizioni, anche tu fai esperienza di cloud computing tutti i giorni, a volte senza neanche rendertene conto.
Alcuni esempi di cloud computing tratti dalla vita informatica quotidiana
Quando sei davanti al tuo PC e navighi su Google, digitando una chiave di ricerca, in realtà stai usando delle soluzioni di cloud computing. Il tuo computer non fa altro che inviare la richiesta alla rete di una delle migliaia di cluster di computer di Google, che elaborano le informazioni, fanno il lavoro sporco cercando ciò di cui hai necessità e chiedono al tuo PC di visualizzare i risultati. Le operazioni più onerose vengono fatte da una macchina residente in California, a Dublino, a Tokyo o in una delle tante altre parti del mondo senza che tu ne sappia nulla.
Lo stesso vale quando usi le email via Web. Una volta, le email si consultavano e si inviavano attraverso i così detti client eseguiti sul tuo PC, che memorizzavano le missive sullo spazio disco del tuo computer. Con Gmail, Outlook.com e i tanti altri, tutto questo è cambiato e puoi usare dei client online per consultare, inviare, ricevere e memorizzare tutta la tua posta elettronica, salvandola in qualche porzione di storage di chissà quale server. Questo metodo, ti permette di consultare le tue missive ovunque nel mondo e in completà mobilità.
Infine, non puoi certo non pensare al cloud computing quando lavori su documenti condivisi tramite una delle tante piattaforme di editing documentale online, come Google Docs o Office 365. Una volta dovevi scrivere e correggere il tuo documento sul tuo PC con una suite già installata (come il tradizionale Office), poi dovevi inviare il documenti via email per eventuali revisioni, con tutti i problemi derivanti dalla gestione delle diverse versioni. Oggi ti basta Internet: sai dove il tuo file è archiviato? No! E ti importa di saperlo per sfruttare la piattaforma? Ancora una volta: no! E devi installare qualcosa per usare la piattaforma? Se hai Internet e un browser, assolutamente no!
Lo stesso vale per i servizi di cloud storage come Dropbox o quelli di Hosting Solutions, che ti permettono di avere sempre con te i file di cui hai necessità, anche lontano dal tuo PC con cui lavori abitualmente.
Tutti questi esempi, però, sono alquanto limitativi del concetto di cloud computing e rappresentano una sola tipologia di implementazione della nuvola, quella di cui hai maggiore esperienza nella tua vita IT quotidiana. In realtà esistono diverse tipologie di cloud computing, ma per spiegartele ti do appuntamento al prossimo post.
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