Nel recente “Forrester Data: Cloud Security Solutions Forecast, 2016 To 2021 (Global)” la nota azienda di consulenza/ricerche di mercato afferma che entro il 2021 la spesa per mettere in sicurezza ambienti/servizi cloud toccherà quota 3.5 miliardi di dollari.
Jennifer Adams, uno degli analisti che ha curato il report, afferma che la crescita delle rendite dei servizi cloud funge inevitabilmente da traino per il segmento di soluzioni pensate per proteggere le aziende ed i loro asset dalla nuove insidie della Rete: i tradizionali strumenti pensati per monitorare i perimetri di sicurezza dell’era pre-cloud sono infatti insufficienti a tutelare applicazioni mission critical, dati sensibili e proprietà intellettuali presenti ormai in grande quantità nella nuvola – e obiettivi estremamente interessanti per i malintenzionati.
Per rispondere rapidamente alle esigenze delle imprese e contrastare le mutevoli minacce del Web, l’industria della sicurezza cloud si sta celermente evolvendo incrementando allo stesso tempo il giro d’affari. I 3.5 miliardi del 2021 saranno raggiunti grazie ad un tasso di crescita annuale (in 5 anni) del 28%. I servizi presi in esame dagli analisti sono i seguenti e si ripartiranno “la torta” dei budget aziendali in questo modo:
- 1.6 miliardi ai cloud security gateways. Rappresenteranno il 45% della spesa totale.
- 1.1 miliardi per native infrastructure-as-a-service/platform-as-a-service security.
- 0.5 miliardi per la sicurezza degli hypervisor
- 0.3 miliardi per la gestione centralizzata della sicurezza dei workload nel cloud
Trend vari
I numeri lasciano pochi dubbi, sottolinea l’analista, ci troviamo davanti alla nascita di un nuovo mercato: “Sebbene la spesa [destinata alla] sicurezza cloud sia al giorno d’oggi relativamente minore rispetto a quella totale per la sicurezza software, la sua rapida crescita sta attirando l’attenzione dei vendor tradizionali di tecnolgie per la sicurezza. I tech vendor più grandi stanno celermente entrando [nel settore] consolidando lo spazio tramite acquisizioni”.
Tra i principali clienti del neo segmento di mercato chi offre servizi finanziari (banche etc.) – forse a sorpresa. La diffidenza di questi ultimi nei confronti del cloud non è una novità: fino a qualche anno fa la sola ipotesi di affidarsi a servizi cloud era considerata in quel settore come “radicale” e “controversa”.
Nonostante questo i vantaggi della nuvola non hanno lasciato indifferenti i più scettici che, per ridurre i costi e rimanere competitivi (ha fatto discutere la notizia riguardante l’intenzione di affiancare agli assistenti finanziari Morgan Stanley degli algoritmi machine learning), ricorrono inevitabilmente a tali servizi – e vista la natura della loro attività, la sicurezza è fondamentale e va garantita con i più alti standard disponibili.
A seguire il report cita anche il retail (negozi “fisici”), governativo ed i serivizi professionali (studi legali, agenzie pubblicitarie etc.) come principali settori attratti dai cloud security services.
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