Nuovo appuntamento con i dati raccolti dal World Wide Web Consortium (W3C) sull’utilizzo dei browser a livello globale. Le informazioni che andremo ad analizzare in questo paragrafo si riferiscono alla finestra temporale compresa tra il 1 dicembre 2017 ed il 28 febbraio 2018.
Chrome aumenta ulteriormente il proprio vantaggio a danno degli inseguitori. La crescita del browser, seppur ancorata a cifre “zero virgola”, è ormai costante da diverso tempo: negli ultimi 12 mesi Google ha così portato a casa un +3.5% passando dal 73.7% al 77.2%. A febbraio il browser ha guadagnato un ulteriore 0.7%. La versione più utilizzata è la 64 (36.6% degli utenti), rilasciata a novembre 2017. Ancora una volta l’user base non si dimostra particolarmente interessata agli aggiornamenti – le versioni 65 e 66 sono ferme allo 0.2-0-3% circa.
Firefox resta fermo alla seconda posizione con il 12.4% (valore invariato). A differenza di Chrome, nell’ultimo anno il browser Mozilla ha dovuto invece cedere ai competitor un 3.4% di share passando dal 15.4% (gennaio 2017) all’11.8% (febbraio 2018). Anche in questo caso si riconferma come più popolare una versione meno recente del browser, per l’esattezza la 58 (novembre 2017).
Nelle parti basse della classifica troviamo il duo Microsoft Edge/Internet Explorer o IE (4.1%), in calo dello 0.8% su base annua ma invariata rispetto a gennaio 2018. Il fatto che il W3C accorpi i dati di utilizzo dei due browser è la prova di come i tempi del 50-60% di market share del solo Internet Explorer appartengano al passato. La versione 16 di Edge (lanciato il 29 luglio 2015 insieme a Windows 10) si attesta all’1.2% mentre IE 11 al 2.1%. La restante percentuale si suddivide tra le altre versioni di IE.
Safari, browser di casa Apple, cede lo 0.5% su base annua ma resta sempre sopra il 3%. La versione più popolare è la 11, rilasciata ancora una volta a settembre 2017 ma di fatto non ancora sostituita da release più recenti (a differenza degli altri browser).
Chiude la panoramica Opera, unico inseguitore in grado di incrementare l’user base. Negli ultimi 12 mesi la percentuale di crescita è stata pari allo 0.5%.
Market share a febbraio 2018
Le percentuali si modificano se si osserva l’infografica delle quote di mercato. A differenza della tabella precedente, il W3C ha utilizzato i dati raccolti da tutti i siti che si appoggiano al servizio gratuito W3C webstats.
Chrome resta sempre in testa e si avvicina al 60%. Firefox, all’8.5%, viene invece superato da Safari (15.7%). Un 7.3% concede invece respiro alla problematica situazione di casa Microsoft mentre Opera arriva al 3.4%.
L’ampliamento del campione a più portali evidenzia in conclusione il predominio di Chrome ma anche il buon posizionamento di Safari. In generale, ad eccezione di Firefox, tutti gli altri inseguitori hanno incrementato considerevolmente le proprie percentuali.