Certificati SSL: prima e dopo l’installazione – 3

HTTPS ed SSL

Nelle puntate precedenti abbiamo imparato a distinguere le varie tipologie di certificato ed appreso quale lungo e meticoloso lavoro ci sia da svolgere dopo l’installazione di un certificato SSL. Il post odierno, che chiude questa serie di appuntamenti dedicati ad SSL ed HTTPS, completa la panoramica sugli interventi da attuare e vi presenta un utile strumento per testare l’efficacia dei certificati. Buona lettura.

CDN

I CDN (Content Delivery Network) sono spesso adoperati per migliorare la velocità di caricamento dei portali lato utente. Si tratta, in sintesi, di una serie di computer collegati ad una stessa rete e distribuiti a livello globale che, in base alla posizione geografica del visitatore, sono “incaricati” di inviargli determinati elementi richiesti in fase di caricamento della pagina – grazie a questo espediente si accelera generalmente l’esecuzione del processo.

In linea di massima i servizi CDN più noti supportano HTTPS di default. In caso contrario occorre contattare il servizio di assistenza clienti per chiedere informazioni sulle procedure da seguire. Il passo successivo è quello di verificare che tutte le immagini o altri contenuti richiesti dalle pagine HTTPS del sito puntino ai corrispettivi percorsi HTTPS sulla CDN in uso.

Uno strumento (disponibile in versione gratuita ed a pagamento) come Screaming Frog SEO Spider Tool può aiutarvi a rendere meno problematico il controllo di link, file etc. Basta inserire il vostro dominio ed applicare i filtri opportuni (file interni, esterni, immagini etc.) per verificare quali puntino correttamente su HTTPS e quali no.

Screaming Frog SEO

Uno screen di Screaming Frog SEO

Search Console e test conclusivo

Un sito HTTPS è considerato dai motori di ricerca come un sito differente dall’originale. E’ per questo motivo che, al fine di permettere a Google e ad altri motori di avviare l’indicizzazione delle nostre pagine il prima possibile, è necessario aggiungere nuovamente  il sito in Search Console (Google Webmaster in passato). Per fare questo non occorre altro che cliccare sul bottone rosso a destra “Aggiungi una proprietà” o “Add Site” ed inviare la vostra nuova sitemap.  Monitorate il traffico per alcuni giorni in cerca di anomali cali di traffico, in caso affermativo potreste aver commesso qualche errore nelle fasi precedenti.

In chiusura è opportuno verificare l’efficacia e l’effettiva operatività del certificato SSL sul vostro sito. Per accertarvene aprite il seguente link ed inserite il vostro dominio. Avrete una schermata simile alla seguente (naturalmente il sito utilizzato per l’esempio deve adottare per forza standard elevatissimi). Il test vi dirà eventualmente quali siano le principali problematiche riscontrate nel certificato SSL elencandole sotto l’infografica.

SSL TEST

Il ciclo di puntate dedicate ad SSL termina qui. Alla prossima guida!