Il 2020 sta per terminare ed è tempo di vedere quali potranno essere le tendenze della tecnologia Blockchain per il 2021. Iniziamo però facendo un breve excursus introduttivo sui progressi dell’ultimo anno.
Come in molti campi, gli investimenti durante la pandemia sono stati rivisti di modo da fronteggiare al meglio le sfide dei mercati. Questo però non ha abbassato l’interesse verso la Blockchain, che ha continuato a crescere anche a causa dell’utilità di questa tecnologia in ambiti strategici come, ad esempio, la Supply Chain. Allo stesso modo, è stato dimostrata l’utilità della Blockchain per adattarsi alla cosiddetta “nuova normalità” imposta dal Coronavirus (qui un approfondimento) e come sappiamo queste soluzioni potranno rivelarsi utili anche per buona parte del 2021.
È dunque legittimo aspettarsi un ulteriore avanzamento del ricorso ai registri distribuiti e, a tal proposito, si stima addirittura un volume di investimenti pari a 67,3% in più tra il 2020 ed il 2025. A livello di cifre si passerebbe quindi da tre miliardi di dollari (investiti nel 2020) ai quaranta miliardi previsti durante i prossimi 5 anni.
Il fulcro di questa crescita saranno le Blockchain private, questo perché le aziende hanno sempre più bisogno di soluzioni personalizzate e adatte al loro tipo di business. Tra i vantaggi di questa scelta ci sono sicuramente la maggiore efficienza, la trasparenza e l’affidabilità data dalla sicurezza, quest’ultimo punto per via delle chiavi d’accesso conosciute esclusivamente dal personale autorizzato.
L’azienda Forrester prevede inoltre che il 30% dei progetti Blockchain entrerà definitivamente in produzione durante il 2021. In tal senso si parla di applicativi basati su piattaforme aziendali.
Dal lato opposto è opportuno credere che i programmi ad ampio raggio predisposti prima dell’avvento del Covid 19 verranno rivisti a favore di un’accelerazione sui sopracitati progetti più utili e più immediatamente realizzabili.
La Cina sarà sicuramente uno dei principali motori della crescita della Blockchain attesa nel 2021. A causa della sua enorme potenza economica, il paese orientale riuscirà a portare a termine molti dei suoi ambiziosi obiettivi, tra i quali spicca una rete nazionale di servizi basata su Blockchain. A livello europeo, invece, si può segnalare un rallentamento del progetto EBSI (European Blockchain Services Infrastructure), che nel corso dell’anno continuerà verosimilmente a studiare i vari progetti pilota rimandando la messa in produzione.
Il 2021 sarà sicuramente un altro anno di successo e avanzamento anche dal punto di vista delle Cryptocurrency, soprattutto in uno scenario come quello della pandemia, durante la quale sono aumentati gli scambi di moneta digitale. Allo stesso modo, si potrà notare la crescita dell’offerta di servizi di Distributed Ledger Technology (DLT) da parte di istituzioni fiscali non tradizionali.
L’aumento del ricorso alla DEFI (Decentralized Finance) si tradurrà quindi in una rivisitazione più stringente di tutte le policy nazionali e internazionali sulla finanza digitale. Per Finanza Decentralizzata s’intende un tipo di mercato che si discosta da quello tradizionale per via della mancanza di terze parti come gli intermediari. Un esempio di DeFi possono essere gli smart contracts sviluppati su piattaforma Ethereum.
Allo stesso modo, l’anno che sta per arrivare potrebbe riservare novità anche per quel che riguarda le CBDC, ovvero le Criptovalute delle banche centrali che già da tempo stanno studiando il terreno per poter implementare questo genere di soluzioni.
Passando alla sicurezza, è chiaro che tutti questi avanzamenti nel campo della Blockchain e delle criptovalute abbiano come effetto l’aumento dei pericoli. Durante il 2020 infatti è salito il numero di frodi perpetrate creando finte piattaforme e fondi d’investimento fraudolenti. Ovviamente è anche prevedibile l’entrata in scena di nuove varianti dei noti cryptolocker e di altri tipi di malware.