Un fattore importante per la qualità del servizio, non da tutti gli hosting provider affrontato in modo uguale, è la qualità della banda allocata e il traffico incluso nei piani hosting.
- Il costo della banda per un hosting provider
- Cosa intendiamo con banda disponibile e traffico mensile?
- Quanto traffico genera un sito
- Qualità della banda, non tutti i provider sono uguali (ridondanza di rete, network backup e SLA)
- Il caso di HostingSolutions
Il numero di persone collegate alla rete Internet nel mondo è in costante aumento, ognuna di queste persone necessita di un collegamento per l’accesso alla rete e la richiesta di informazioni da essa richiede uno scambio di dati che, per un comune hosting provider, significa dover provvedere alla fornitura di un collegamento “in uscita” dai propri servizi di capacità più o meno differente, a seconda del suo bacino di clienti, delle richieste e del quantitativo di bit che normalmente passa sulla sua rete interna.
La banda è uno dei maggiori costi per un hosting provider, e questa affermazione non si riferisce esclusivamente al pagamento dei bit “in transito” sui mezzi fisici, bensì anche ad una serie di costi indiretti che ciascun provider deve sostenere per la progettazione e realizzazione della propria rete.
Il grafico del traffico passante per il MIX di Milano, il punto di interscambio più trafficato in Italia, come è possibile vedere arriviamo a circa 35Gbit/s di picco, un valore quadruplo in altre nazioni europee come la Svezia o la Germania. In generale essere collegati ad un IXP (un punto di interscambio) è conveniente per il provider ma non cambia sensibilmente le prestazioni per il cliente finale, se non in determinati casi.
Una buona rete interna è uno dei punti di forza di ciascun azienda del settore webhosting, permette infatti di erogare servizi qualitativamente molto alti, facendo si che i clienti non sperimentino downtime sulla rete né eccessiva latenza nel collegamento ai server presenti nel data center. Inoltre, sempre all’interno del concetto di progettazione, la rete è uno degli elementi che nel data center necessitano di essere completamente ridondati, a livello di apparati di rete e di collegamenti con i principali carriers da cui viene acquistata la banda passante. I costi sono quindi uno degli investimenti maggiori che una compagnia possa affrontare nella creazione del proprio data center, e non sono per tutti uguali: vi sono compagnie che decidono di affidarsi ad operatori minori per la fornitura di banda ed altre che preferiscono grandi compagnie di telecomunicazioni mondiali, in tutti casi tuttavia è spesso necessario “portare” la connettività in sede, con la stesura di collegamenti stradali, un costo che molte aziende italiane hanno dovuto affrontare e che completa il nostro quadro di “investimenti” necessari per l’allestimento della parte di rete.
Cosa intendiamo con banda disponibile e traffico mensile?
Chi acquista un servizio di hosting, sia esso condiviso o dedicato, deve porre molta attenzione a questi due parametri, la loro importanza è infatti superiore a molti altri ed è un valido indice per capire, come abbiamo visto, se si tratta di un’offerta in overselling o di un piano professionale. Gli hosting provider identificano con traffico mensile la quantità di megabytes che possiamo far “transitare” sul nostro sito web, in entrata e in uscita, calcolata solitamente mensilmente e variabile a seconda della tipologia di piano acquistata. La maggior parte degli hosting provider indica questo valore esprimendolo in gigabytes, alcune aziende preferiscono invece indicare, soprattutto nel caso di soluzioni dedicate virtuali e fisiche, la capacità in Mbit per secondo, che può essere poi velocemente convertita in “traffico mensile” in gigabytes.
Molti clienti, al giorno d’oggi, sottovalutano questo parametro, la ragione è semplice: le compagnie che vedono in overselling hanno “abbattutto” l’importanza di questo parametro indicando la disponibilità di “banda illimitata” o “traffico illimitato”, un vero e proprio controsenso dal punto di vista economico e tecnico. Così come altre risorse, la banda a maggior ragione rappresenta un costo elevato per l’azienda che fornisce il servizio, e l’aumentare della banda utilizzata coincide solitamente con l’aumentar della potenza computazionale richiesta, un vero e proprio “loop” se consideriamo un ambiente di shared hosting. Il traffico mensile illimitato è in realtà frutto, anche in Italia, del pensiero che uno shared hosting non possa generare più di tot gigabytes di dati ogni mese, una mezza verità, sono molti i servizi che continuano, giustamente, a specificare questo parametro e generalmente qualsiasi offerta che riporti banda mensili illimitata è da considerare di target non professionale.
Quanto traffico genera un sito?
La prima domanda da porsi nell’acquisto di uno spazio di shared hosting o di un servizio dedicato, è proprio quanta banda necessita il nostro sito o la nostra applicazione? Si tratta di un parametro da avere ben chiaro, dato che al suo variare possono crescere o diminuire molto sensibilmente anche i costi del nostro servizio. Per un nuovo progetto è spesso difficile stabilire a priori quanto sia il traffico che genereremo, se prevediamo di investire in pubblicità e dare visibilità al nostro sito, dobbiamo adeguare le nostre previsioni e prevedere un consumo non stabile ma in crescita, almeno durante il periodo di pianificazione pubblicitaria. Per esperienza, i nuovi progetti, qualora non abbiano un pubblico già “confermato” non richiedono più di 5/6 gigabytes mensili, un valore da prendere con le pinze, ma che è più che sufficiente per qualsiasi sito “comune”, che non presenti ovviamente risorse scaricabili, come file e documenti e che abbia un range di visitatori ben delimitato.
Consumo stimato |
< 5 GB mensili |
< 10 GB mensili |
> 10 GB mensili |
> 50 GB mensili |
Blog (1000 visite giornaliere) |
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Blog (5000 visite giornaliere) |
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Portale web (10.000 visite giornaliere) |
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Portale web (30-40.000 visite giornaliere) |
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Portale con contenuti, download e streaming (almeno 5000 visite giornaliere) |
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Tabella: Abbiamo preso come campioni 6 tipologie di siti web, i dati sono indicativi e basati per ogni tipologia di esempio sul numero di visite totali (non solo utenti unici), considerando l’eventualità di picchi di consumo nella mensilità. Per la categoria blog si fa riferimento a strutture contenenti all’80% solamente testo.
In realtà lo studio del traffico realmente necessario diviene complesso quando si ha a che fare con progetti già avviati, per i quali è prevista una crescita nel tempo: in questi casi dobbiamo considerare dapprima le statistiche attuali di traffico, e aggiornare queste ultime sulla base della previsione di visitatori in più che avremo nei prossimi mesi, oltre a considerare eventuali nuovi servizi introdotti sui nostri siti che potrebbero alzare notevolmente i consumi.
Non tutto il traffico che generiamo è diretto, siti molto famosi, con link pubblici interni a file e risorse possono vedere crescere il proprio traffico istantaneamente, grazie alla presenza di un link in un motore di ricerca o alla segnalazione su siti ad alto traffico. Per questo motivo, quasi tutti gli hosting provider, soprattutto per le soluzioni dedicate, prevedono un “burst” di risorse che consente al nostro servizio di utilizzare un quantitativo superiore per alcuni momenti della giornata o per un tempo ben preciso. Nel caso la nostra offerta di shared hosting abbia un valore di traffico mensile molto basso, assicuriamoci che sia possibile espandere questa voce con acquisto di ulteriori GB e controlliamo in ogni caso quale è il costo di ogni GB di traffico effettuato oltre il limite imposto dall’offerta. Buona norma chiedere al provider una stima del traffico fattibile con la nostra tipologia di sito, le aziende hanno solitamente già dei casi simili da prendere come paragone, potrebbe essere un buon punto di inizio se il nostro sito è privo di statistiche pregresse per una prima valutazione.
Qualità della banda – non tutti i provider sono uguali
Non abbiamo considerato un aspetto molto importante nella valutazione della banda e del traffico richiesti dal nostro sito o dalle nostre applicazioni: così come non tutti i server sono uguali e non forniscono un pari servizio nell’ambito dell’hosting, così anche l’acquisto di connettività si sottopone ad una serie di parametri che ne confermano o meno la qualità della soluzione. Primo fra tutti i parametri da valutare: da quanti carriers è coperto il nostro provider? Ogni azienda, che disponga o meno di proprio data center, può avere tot mbit/s di banda garantita da un determinato carrier di telecomunicazioni, sia esso quello direttamente fornito dal data center, sia esso un carrier scelto dall’azienda per il proprio data center.
La presenza di più carriers all’interno del data center è un fattore molto importante, qualora infatti uno di quelli afferenti al nostro dc dovesse avere problemi di rete, allora le nostre comunicazioni viaggeranno su un altro carrier, senza alcuna interruzione di servizio. La presenza di più carriers permette al provider di collegare i propri server a due linee differenti, rendendo trasparente il passaggio da una all’altra nel caso di downtime di rete. Nell’acquisto di una soluzione dedicata, sia essa una VPS o un server dedicato, valutiamo sempre questo parametro, il provider non deve avere problemi nel dirci da quante linee è “servito” il proprio parco macchine.
Certi del fatto che la linea sia ridondata, chiediamo al provider quanti mbit/s o gbit/s sono ad esso riservati all’interno del data center, tenendo però presente che la distribuzione della banda è un passo complesso, e non necessariamente un provider con poca banda è sinonimo di un servizio scadente. I provider effettuano normalmente un leggero overselling a seconda delle richieste nella rete, andando poi a calibrare le singole macchine ( se parliamo di hosting ) con una banda minima garantita e un valore di burst dedicato all’assorbimento dei picchi di richieste. Bisogna diffidare dai provider che dichiarano di fornire connettività garantita a 100 Mbit/s su servizi dedicati o shared il cui costo non supera i 1000 euro mensili, il costo di queste connessioni infatti, qualora siano garantite, si aggira intorno a queste cifre. Più facile che il nostro provider ci “inserisca” su una porta a 100Mbit/s, il cui significato è che usufruiremo si di un collegamento a 100 Mbit/s, ma condiviso con centinaia di altri utenti.
Tocchiamo infine un ultimo punto, la cui importanza è cresciuta nel tempo: lo SLA presente sull’uptime di rete. Sono diverse le aziende che forniscono un uptime di rete coperto da SLA, solitamente con valori anche alti, intorno al 99.9%. Le aziende che offrono questa garanzia sono da preferire, la rete è infatti un elemento essenziale nella soluzione hosting che scegliamo, la presenza di una garanzia dovrebbe far si che il provider sia in grado di rispettarla, con una serie di accorgimenti che vanno dalla possibilità di avere più carriers e linee ridondate fino alla presenza di una infrastruttura ridondata per gli apparati di rete presenti all’interno del data center. Quest’ultima voce non è banale, una buona infrastruttura di rete permette al provider di evitare che la rottura di uno switch porti down decine di clienti e garantisce spesso anche la gestione di attacchi alla rete, con la possibilità del provider di isolarli nella sua rete o dirottare il traffico in entrata.
Il caso di HostingSolutions.it
HostingSolutions.it ha scelto di organizzare la propria rete equipaggiando il data center con harware Cisco (www.cisco) e firewall hardware WatchGuard (www.watchguard.com), tutti gli apparati presenti nel datacenter sono ridondati e la connettività è garantita da tre collegamenti, oltre a due linee fornite rispettivamente da Eutelia e Wind, il data center è collegato con un terzo collegamento in fibra ottica della capacità di 155 Mbit/s. Un investimento decido dalla stessa azienda, che ha investito per la stesura della fibra ottica e per l’allacciamento della stessa fino al suo data center aziendale. La presenza di tre collegamenti garantisce la costante disponibilità dei servizi di rete e consente a HostingSolutions.it di erogare i propri servizi con SLA del 99.9%. La compagnia applica questa policy sia sugli shared hosting entry level sia sui suoi piani di fascia alta, includendo server dediciati e virtuali.
Per quanto riguarda il traffico mensile incluso in ogni piano, la politica aziendale ha da sempre optato per un’indicazione chiara dei limiti di traffico su ogni pacchetto offerto, in modo da fornire la massima trasparenza ai clienti. Discorso diverso per quanto riguarda l’ampiezza di banda, grazie alla presenza di collegamenti sovradimensionati rispetto al reale consumo del data center, la compagnia può permettersi di assorbire picchi di visite sui propri server, non impostando di fatto un valore massimo di ampiezza per ciascun cliente. Per questo motivo all’interno dei pacchetti dell’azienda troviamo come valore la voce illimitato.