Le minacce come gli attacchi DDoS, molto frequenti nel mondo digitale, sono in grado di mettere in crisi le realtà aziendali meno attrezzate in tempi relativamente brevi. Ovviamente esistono molti sistemi in grado di mitigare tempestivamente questi tentativi e salvare così i business in procinto di essere colpiti. Tali attacchi vengono perpetrati ad obiettivi già finiti nel mirino dei cybercriminali per vari motivi, primo su tutti quello di estorcere denaro per far terminare l’incubo e ripristinare la normalità.
Pochi giorni fa, un’azienda statunitense che opera nel settore finanziario ha subito un attacco dalle proporzioni molto importanti, tanto da finire in una sorta di sfortunato Guinness dei Primati. Cloudflare, che fornisce la protezione a questa azienda, della quale non viene detto il nome, ha dichiarato in un report di aver bloccato un attacco DDoS che ha toccato le 17,2 milioni di richieste al secondo, una cifra record.
Dal report si evince che la botnet che ha generato questo attacco era composta da circa 20.000 macchine presenti in 125 paesi diversi, come mostrato nella mappa.
L’attacco è stato perpetrato principalmente da stati presenti nel continente asiatico, con largo predominio di Indonesia e India, ma anche da paesi del Sud America ed Europei. Per dare una misura della grandezza dell’attacco viene fornita anche una proporzione rispetto alla media delle richieste per secondo bloccate nel Q2 2021 dalla società di cybersecurity.
Come si vede, la quantità di richieste media bloccata da Cloudflare nel Q2 del 2021 è arrivata a quota 25 Mrps, mentre questo singolo attacco è quasi arrivato a toccare la suddetta quota. Per maggiore chiarezza, il DDoS in questione ha raggiunto il 68% del flusso medio del secondo trimestre dell’anno in corso. L’ultimo dato riguarda le richieste totali, che sono arrivate in pochi secondi a quota 330 milioni.
Fortunatamente, Cloudflare pare aver bloccato l’ondata e ripristinato il corretto funzionamento dei sistemi, ma non senza difficoltà. Questo perché, fa sapere l’azienda, gli attacchi DDoS sono attualmente in evoluzione e sempre più pericolosi. Ma anche questa non è una novità, visto che negli ultimi anni si è potuto assistere ad un incremento piuttosto regolare delle minacce online di ogni tipo, spinte anche dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
La soluzione a questi problemi è quella che ripetiamo nei nostri articoli sulla sicurezza online, ovvero affidarsi a provider in grado di fornire strumenti efficaci come la CDN (Content Delivery Network) e che dispongano di un sistema Anti-DDoS capace di bloccare anche gli attacchi più violenti.