Aste di domini Web: ecco una breve guida introduttiva

Aste domini Web a portata di tutti? Basta conoscere alcuni trucchi e iniziare a prendere confidenza con gli strumenti del settore. Scopriamo quali

La compravendita di domini Web tramite aste è un mercato in continua ascesa e può essere di interesse sia per chi è alla ricerca di un dominio particolare da associare a una determinata attività Web, sia per chi invece vuole costruirsi una nuova professione, esplorando le opportunità di speculazione che questo settore può offrire.

Per chi si affaccia la prima volta al mondo delle aste Web relative ai nomi a dominio, è importante fissare le idee su alcuni aspetti fondamentali di questo mercato. Ad aiutarci, c’è una simpatica infografica creata e distribuita da WhoIsHostingTihis.

L’infografica, che proponiamo in calce, raccoglie graficamente tutti i presupposti che bisogna conoscere per orientarsi al meglio nel mondo delle aste Web dei nomi a dominio.

Per completezza, riassumiamo i punti più importanti di seguito.

Buona lettura!

I siti delle aste Web di domini

Prima di tutto, dobbiamo conoscere i siti a cui rivolgerci per iniziare a cercare il dominio di nostro interesse. L’infografica riporta i più importanti degli States e d’Europa, come Afternic, Sedo, Snapnames, GoDaddy.com, eBay, Namejet, Flippa e Domainlore dove acquistare TLD .UK. Noi aggiungeremmo Nidoma.com, molto attivo sui domini .IT.

Come funzionano le aste di domini

Una volta che ci siamo collegati a uno dei siti Web citati, possiamo cercare direttamente un dominio che abbiamo già in mente oppure possiamo consultare l’elenco dei domini in asta. Ricordiamoci che i domini di maggiore valore (premium) sono quelli più corti, facilmente memorizzabili, contenenti keyword popolari e con una buona storia SEO.

Possiamo anche pensare di consultare i domini di prossima scadenza, utilizzando FreshDrop.com per capire quali nomi stanno per liberarsi e diventare nuovamente disponibili per la registrazione.

Infatti, a volte anche i nomi a dominio più interessanti diventano nuovamente disponibili per la registrazione perché il proprietario non ha più intenzione di rinnovarlo, perché l’azienda che lo aveva registrato è fallita o comunque ha chiuso l’attività, perché l’indirizzo email su cui si ricevono le notizie riguardanti il dominio non è più valido, perché ci si è dimenticati di possedere quel nome Web, per ragioni legali o perché Google non lo indicizza.

A questo punto, possiamo utilizzare strumenti come NameBio.com o DNSalePrice.com per avere informazioni sulle vendite storiche riguardanti una determinata keyword e capire quanto può valere un dominio con quella stringa.

Sulla base dei dati che abbiamo a disposizione e del nostro budget, facciamo un’offerta all’asta per il dominio scelto oppure possiamo anche pensare di trattare direttamente con il proprietario, verificando le informazioni di registrazione tramite il database Whois.

Aste domini dal lato del venditore

Se vogliamo invece vendere direttamente un dominio tramite aste Web, utilizziamo gli stessi siti d’asta visti in apertura e valutiamo il nostro dominio, tenendo conto delle caratteristiche che possono classificare un dominio come premium, della vetustà dello stesso, del traffico che è capace di generare e dell’eventuale incoming monetario legato al nome stesso.

Una volta effettuata la valutazione, ricorriamo a Escrow.com per facilitare le transazioni e a vendita conclusa trasferiamo la proprietà dei domini all’acquirente.

Aste di domini Web: ecco una breve guida introduttiva