Archiviazione dati: panoramica delle soluzioni

Secondo recenti studi di mercato (fonte IDC) la spesa totale in prodotti destinati alle infrastrutture ed ai deploy in ambienti cloud (server, switch Ethernet) crescerà del 18.9% nel 2016, raggiungendo i 38.2 miliardi di dollari. Lo spazio di archiviazione sarà la seconda voce per tasso di crescita con un +12.4%, valore che fotografa perfettamente il ruolo di prima necessità che ricopre nel mondo moderno: è grazie a questo che è infatti possibile archiviare informazioni digitali, fondamentali tanto per le imprese quanto per il privato.

Al giorno d’oggi esistono varie soluzioni per l’archiviazione, dagli hard disk interni/esterni alle chiavette fino a vari servizi, inclusi lo storage online di Hosting Solutions. La comodità dei servizi d’archiviazione (da ora in poi storage) è il poter accedere a determinati file da qualsiasi dispositivo (PC, laptop, smartphone etc.) ed in mobilità (quindi da qualsiasi parte del mondo), a patto di essere connessi ad Internet.

Di pari passo con il moltiplicarsi di informazioni da “memorizzare” si sono diversificate anche le soluzioni di archiviazione in ambito cloud, che saranno elencato nel post di oggi.

Tipologie di storage

  • On Premise. Termine inglese con il quale si riferisce semplicemente a sistemi di archiviazione presenti nell’infrastruttura proprietaria di una compagnia – quindi macchine fisicamente accessibili allo staff tecnico. I sistemi di archiviazione aziendali, al contrario di quanto si pensa, sono ancora ampiamente diffusi per vari motivi: sia per diffidenza nei confronti dei servizi cloud (timori relativi alla sicurezza, prestazioni inadeguate) sia per esigenze di business. E’ bene in ogni caso sottolineare che un sistema on premise è tutt’altro che limitato e può benissimo essere affiancato in futuro a soluzioni cloud. Coloro che hanno scelto questa soluzione hanno varie opzioni di fronte a loro: dai classici hard disk meccanici fino alle veloci memorie flash (il cuore degli SSD) e specifiche soluzioni enterprise (come Pure Storage).
  • Cloud storage tradizionale. E’ un’ottima soluzione per alleggerire il carico di dati da memorizzare perchè si reindirizza il flusso su archivi di terze parti. In generale è possibile definire i principali aspetti che regolano l’upload dei dati su servizi cloud storage, assegnando i nuovi archivi solo a determinate applicazioni o macchine virtuali.
  • Storage per conformità normative. Alcune aziende si trovano a gestire workload legati a conformità normative (compliance). Le principali piattaforme cloud del mercato offrono al giorno d’oggi la possibilità di ospitare in sicurezza qualsiasi tipologia di workload, inclusi quelli classificati come “compliance workload“.
  • Applicazioni e soluzioni specifiche per il Web. In questa categoria rientrano spazi di archiviazione destinati a soddisfare particolari casi di utilizzo, ad esempio il funzionamento di un’applicazione che necessita di un repository basato su API e pronto ad essere utilizzato in ambienti cloud. In generale il provider al quale affidarsi varia in base al progetto che si intende attuare, ad esempio un’azienda intenzionata a creare un CDN (content delivery network) dovrebbe appoggiarsi a provider con un elevata copertura a livello globale, al fine di avere ogni volta una location il più vicino possibile ai clienti da “servire”.
  • Cold storage. E’ l’ultima in ordine di tempo ad essere approdata sul mercato. In questa categoria  rientrano servizi destinati all’archiviazione di backup e vari data set che non necessitano di essere consultati/utilizzati di frequente – ma devono comunque essere reperibili all’occorrenza. Il prezzo di una soluzione cold è ancora più basso di una storage tradizionale, rivelandosi eccellente per sostituire hardware on premise ed abbattere i costi. Naturalmente i costi contenuti sono la risultante di immancabili compromessi , in primis i tempi di recupero dei file non istantanei (diverse ore in base alle dimensioni). Attualmente le proposte cold storage sul mercato sono ancora poche e tutte riconducibili alle principali piattaforme cloud (AWS, Google, Microsoft).
  • File sharing. Le soluzioni aziendali per la condivisione file consentono di creare repository centralizzati sia on premise che nel cloud con la libertà di stabilire quali tipologie di file archiviare in locale ed online, le policy di sicurezza, i privilegi di accesso etc. Indipendentemente dal caso di utilizzo, è consigliabile scegliere un servizio di condivisione cloud ready ed in grado di offrire un controllo avanzato sullo spazio di archiviazione.