WordPress (WP) è sicuramente uno dei CMS più popolari del Web (tra gli altri anche Drupal, Joomla e Magento) ma l’ecosistema open source offre diverse alternative che andremo ad elencare nel post di oggi.
In base alla complessità del progetto ed agli obiettivi da conseguire, per la realizzazione del vostro prossimo progetto alcuni dei seguenti CMS potrebbero rivelarsi addirittura preferibili a WP.
Ciascun CMS offre la possibilità di testare direttamente online (da browser) la versione dimostrativa del prodotto finale. Prima di scegliere è consigliabile dedicare quindi il giusto tempo allo studio delle varie funzionalità ed interfacce utente.
SilverStripe
Un CMS pensato per i “team digitali” che ha l’obiettivo di fornire un tavolo di lavoro tarato in base alle esigenze dell’utente, dallo sviluppatore all’esperto marketing fino al classico creatore di contenuti. Come è possibile vedere in questi screen, il CMS si adatta ogni volta alla tipologia di lavoro da svolgere.
Webflow
Un CMS la cui interfaccia ricorda quella dei più recenti Photoshop Adobe. Come nella migliore delle tradizioni, all’utente viene offerto un editor visuale grazie al quale assemblare in tempo reale la pagina desiderata. È presente anche una selezione di template tematici (blog, e-commerce), alcuni dei quali a pagamento.
Craft
Come SilverStripe, si focalizza su progetti assegnati ad un team (a pagamento) ma è possibile utilizzarlo anche per siti personali (un solo sito). L’interfaccia del CMS è semplice ed intuitiva e sembra ispirarsi tanto a WordPress (soprattutto nella dashboard) che a Joomla (nella pagina di creazione dei contenuti).
Umbraco
CMS disponibile sia in modalità self hosted (spetta quindi all’utente installarlo in un piano hosting) che cloud (pagamento di un canone mensile). Umbraco vanta attualmente più di 200 mila utenti attivi e 500 mila installazioni. La piattaforma è ampiamente personalizzabile grazie ad un database di oltre 300 estensioni.
Fork
Un CMS dal design pulito che si caratterizza per la struttura “a blocchi” e la possibilità di cambiare “al volo” il template da utilizzare nella pagina in fase di realizzazione – l’espediente dei blocchi ricorda l’editor “Gutenberg” di WordPress e potrebbe non essere gradito da tutti.