Probabilmente vi sarete chiesti diverse volte come mai alcuni siti, che non sono assolutamente ottimizzati per il SEO, abbiano un rank elevato e compaiano tra i primi risultati della serp di Google. Abbiamo sempre sottolineato nei nostri post, quanto sia importante operare delle strategie di search engines per poter comparire con il proprio sito nella prima pagina di ricerca. Ed allora se tutto ciò è vero, come è possibile che questi siti risultino tra i primi, se non hanno adottato alcuna tecnica SEO?
Di seguito ti indicherò sette ragioni per spiegarti come ciò possa accadere e come alcuni portali riescano a posizionarsi tra i primi risultati senza operare alcuno sforzo.
1 – L’algoritmo di Google valuta il tasso di click-through
La prima ragione che porta siti non ottimizzati ad essere ben posizionati potrebbe risiedere nei click-through. L’algoritmo di Google calcola il tasso dei click-through in forma di percentuale, valutando il numero di clic che si ricevono a partire dal numero totale di persone che effettuano una determinata ricerca.
Maggiore è la percentuale di click-trhough, più alta sarà la posizione nella serp di Google, in quanto l’algoritmo non fa altro che rilevare la preferenza degli utenti e spostare pian piano verso l’alto il risultato.
Google, però non valuta esclusivamente i click-through, ma anche il numero di volte che gli utenti cliccano sul tasto indietro dopo aver avuto accesso al link. Questo avviene, in quanto, diversi siti in passato hanno sfruttato la tecnica di inserimento di parole chiave e frasi molto ricercate all’interno delle proprie pagine anche se non pertinenti con i contenuti, pur di ricevere clic. L’algoritmo di Google penalizza quindi i siti che ricevono molti clic indietro, catalogandoli come non pertinenti alla ricerca.
2 – L’algoritmo tiene in considerazione l’età
Un altro fattore che incide molto sul posizionamento dei siti nella serp di Google, è la loro età. Non è un caso, infatti, che i siti ad alto rank siano presenti sul web da almeno un paio d’anni. Stranamente questo dato incide molto sull’algoritmo di Google, basti pensare che spesso un nuovo sito, ricco di contenuti e ottimizzato al meglio per il SEO, non riesca a superare nella classifica dei risultati i siti vecchiotti e con pochi contenuti.
Purtroppo riguardo questo aspetto non c’è nulla da fare, se non aspettare e attendere tra qualche anno anche il tuo sito sia premiato per l’anzianità.
3 – L’algoritmo di Google premia i backlinks autoritari
L’algoritmo di Google, nel definire un punteggio da assegnare ad un sito, valuta non soltanto il numero di backlink ma anche la loro autorità e pertinenza. Ad esempio, se il sito possiede dei backlink che provengono da domini .edu e .gov, a questi sarà assegnato un punteggio maggiore rispetto a tutti gli altri. Pertanto è assolutamente possibile che un sito con pochi backlinks, ma autoritari, si classifichi nella serp di Google prima di un sito che può vantare un cospicuo numero di backlinks.
Allo stesso modo Google valuta anche la pertinenza. L’algoritmo, infatti, non fa altro che analizzare il link e il testo intorno ad esso, per verificare che ci sia congruenza con la pagina di riferimento.
4 – Anche i cross-link pesano sull’algoritmo di Google
Altro elemento importante, che aiuta nel posizionamento, è la presenza dei cross-link. Inserire dei link interni al proprio sito, non soltanto aiuta nella navigazione, ma aiuta anche nell’indicizzazione. I siti che collegano i propri contenuti con diversi link alle pagine, sono quelli che si posizionano meglio nei risultati di ricerca. È bene però considerare che spesso alcune pagine con cross-link risultano avere un rank minore rispetto ad altre pagine dello stesso sito. Questo perché non tutti i cross-link hanno la stessa autorità.
5 – L’algoritmo di Google tiene conto della qualità dei contenuti
Dopo l’aggiornamento Panda, l’algoritmo di Google è in grado di valutare la qualità dei contenuti. Per ogni sito il motore di ricerca è in grado di determinare se i contenuti sono originali e se esistono duplicati anche all’interno dello stesso sito.
Molti siti più anziani, sono ricchi di contenuti originali e di buona qualità, ecco perché vengono premiati da Google.
6 – L’algoritmo di Google si concentra per lo più sulle parole ad alta concorrenza
Ci sono alcune parole chiavi o frasi che sono molto più ricercate dagli utenti rispetto ad altre. In tal caso la concorrenza è davvero spietata e bisogna adottare tutte le tecniche per garantirsi una buona posizione nella serp di Google.
Alcuni siti però si sono concentrati sulle parole a più bassa concorrenza e in tal caso sono state premiati, in quanto Google non effettua aggiornamenti così frequentemente come invece accade per le keyword di successo.
7 – Tasso di crescita
L’algoritmo di Google verifica anche il tasso di crescita di un sito. Pertanto i siti che si rinnovano e aumentano i propri contenuti, sono maggiormente premiati nella classifica dei risultati di ricerca.
Questi sono soltanto alcuni dei motivi per i quali siti non ottimizzati SEO, si classificano comunque nelle prime posizioni. Alla luce di tutto ciò, comprendi quanto ancor più sia necessario operare tutte le tecniche per migliorare il posizionamento del tuo sito e risalire la classifica, spodestando siti che non fanno alcuno sforzo per rimanere tra i primi risultati.