Il cloud sembra non conoscere periodi di flessione ed attira sempre di più l’attenzione delle aziende – che ne scoprono i vantaggi e le potenzialità. Non è un caso se le più note compagnie di consulenza ed analisi di mercato continuano a rilevare dati e proiezioni positive in merito all’adozione della tecnologia ormai decennale (+61% negli ultimi 2 anni afferma Cisco) – in riferimento al lancio della piattaforma AWS avvenuto nel 2006.
“Le strategie cloud first sono fondamentali per rimanere [competitivi] in un mondo che corre veloce. Il mercato dei servizi cloud è cresciuto così tanto da [impegnare ora] una considerevole parte della spesa IT totale, aiutando nella creazione di una nuova generazione di startup e di provider nati nel cloud” ha affermato il vicepresidente della divisione ricerca Gartner in merito ai risultati di un report nel quale si analizzano le principali voci di spesa delle aziende.
Il cloud, sottolinea lo studio, sottrarrà circa 111 miliardi di dollari alle tecnologie on premise che riceveranno di conseguenza meno fondi; entro il 2020 il valore salirà a 216 miliardi di dollari. Una situazione simile interesserà anche i workload aziendali che abbandoneranno le infrastrutture on premise per migrare verso la nuvola.
E’ in atto una trasformazione. Le imprese non costruiscono più infrastutture IT bensì consumano risorse IT, osserva un analista di McKinsey & Co. “Grandi compagnie sceglieranno sempre più spesso di spostare i [propri] workload da ambienti tradizionali e virtualizzati al cloud – ad un ritmo e velocità molto più sostenuti rispetto al passato”.
Completa il quadro il rapporto di Cisco che per il 2019 prevede un 83% del traffico generato dai data center destinato ai soli servizi cloud ed alle applicazioni ad essi correlate.
Competenze cloud
La centralità del cloud nel settore IT ha riplasmato non solo la ripartizione dei budget ma anche il mercato del lavoro.
“La migrazione dall’hardware based storage al cloud storage e l’esplosione delle tecnologie IoT che connettono miliardi di dispositivi stanno creando una domanda di competenze che siano in grado di supportare queste transizioni e la crescita. Quando le industrie sono interessate a questo livello dalle trasformazioni, si crea una domanda di skill e salari più alti” si legge nel 2017 Dice Salary Survey.
IDG aggiunge che “le organizzazioni enterprise hanno [inserito nuove figure professionali in organico: cloud architect e cloud engineer, cloud system administrator, security architect e sucurity engineer” per assicurarsi che il budget destinato al cloud produca gli effetti desiderati.
Le aziende IT stanno inoltre affrontando una una doppia sfida: reperire le figure professionali con le competenze cloud desiderate (cruciali per l’83% dei partecipanti al Microsoft Cloud Skills Report) ed al contempo mantenerne aggiornate le conoscenze sul medio e lungo termine.
Deloitte osserva a riguardo: “mentre il 90% dei CEO crede che le tecnologie digitali stiano guidando il cambiamento, il 70% afferma che la propria azienda non possiede le competenze giuste per adattarsi. Ciò è aggravato dal fatto che… le skill stanno diventando sempre più rapidamente obsolete; [figure professionali come i software engineer] devono aggiornare il [proprio curriculum] ogni 12-18 mesi”.
Formazione e ROI
A fronte di quanto detto non sorprende scoprire che l’acquisizione di nuove skill o l’aggiornamento di queste ultime è tra le priorità delle compagnie: “migliorare le carriere degli impiegati e le modalità di formazione in ambito corporate” è una delle problematiche che il report Global Human Capital Trends 2017 di Deloitte colloca al secondo posto della classifica annuale (nel 2016 era al quinto posto). Microsoft spiega invece come si stiano organizzando le imprese per raggiungere tali obiettivi: il 60% ha optato per la valorizzazione del proprio organico; il training viene effettuato nel 53% dei casi su piattaforme e-learning; il 43% dichiara infine di ricorrere all’assunzione di figure professionali che posseggono le skill cloud desiderate.
Gli effetti positivi delle strategie cloud più avanzate sono presto detti: per ogni app cloud, Cisco parla di un risparmio annuale di 1 milione di dollari e di entrate aggiuntive pari a 3 milioni di dollari: “questi incrementi di fatturato sono [in buona parte il risultato della vendita di nuovi prodotti e servizi, dell’aumento dei clienti o della possibilità di vendere più velocemente prodotti/servizi in nuovi mercati]”.
Più in generale, sottolinea Interop ITX nel report State of the Cloud 2017, le aziende godono di maggiore scalabilità, migliore/più veloce accessibilità alle risorse tecnologiche, migliori prestazioni, abbassamento dei costi ed un raggio d’azione più ampio.
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